Matrimoni, le coppie rinunciano al rito religioso: Istat -67,9%

Secondo i recenti dati Istat, i matrimoni con rito religioso hanno avuto un crollo di -67,9% negli ultimi due anni. Su tre unioni, due sono con rito civile, mai così bassi dal 2019. La causa è dipesa soprattutto dalla situazione pandemica in corso

Matrimoni
Matrimoni, istat: -67,9% di unioni religiosi tra le coppie (Pixabay)

L’Istat fotografa una situazione molto diversa nel panorama dei matrimoni religiosi rispetto a quella registrata prima dell’inizio pandemia. Negli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica, due unioni su tre sono a rito civile. Il crollo dei matrimoni religiosi sembra essere dipeso dalle impostazioni delle diverse misure di contenimento dovute all’emergenza sanitaria in atto da ormai due anni.

In Italia parrebbe prevalere tra le coppie un calo verticale soprattutto nei matrimoni celebrati con rito religioso, segnando un drastico -67,9% rispetto alle unioni civili, -28,9%. Dalla pandemia da Covid, dunque, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica non è solo il lavoro a crollare ma anche le nozze.

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Matrimoni, le coppie rinunciano al rito religioso: Istat, -67,9% da inizio Pandemia

matrimoni in calo
Istat, meno matrimoni con rito religioso tra le coppie in Italia (pixabay)

Lo squilibrio tra matrimoni religiosi e civili ha modificato l’incidenza delle unioni celebrati con rito civile, che passano dal 52,6% del 2019 al 71,1% del 2020. Secondo il comunicato stampa pubblicato dall‘Istat:

“Nel 2020 la pandemia ha indotto molte persone a rinviare o rinunciare alle nozze. I matrimoni celebrati in Italia sono stati 96.841, il 47,4% in meno rispetto al 2019. In calo soprattutto le nozze con rito religioso (-67,9%) e i primi matrimoni (-52,3%)”.

Nei primi tre trimestri del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente i dati provvisori indicano un raddoppio dei matrimoni, ma la ripresa non risulta comunque sufficiente a recuperare quanto perso nel 2020.

Inoltre, vi è un calo anche tra le nozze gay, segnando un netto -33,0%. Non sono da meno le separazioni con -18% e i divorzi con -21,9%.

La scelta del rito civile, da sempre scelta (obbligata) per le seconde nozze e per i matrimoni con almeno uno sposo straniero, sembra aumentare anche nel caso delle prime nozze tra coppie ambedue italiane. Sono il 61% i fidanzati che scelgono il rito civile al posto del classico religioso.

La pandemia da Covid dallo scorso 2020 sembra essere stata la causa predominante che ha portato le coppie di sposi ad optare per l’unione civile e molte altre a rinunciare al matrimonio o a posticiparlo.

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