Un flusso di migranti continuo, sono i cittadini della Repubblica di Donetsk in fuga verso al Russia nel distretto di Rostov. Oggi la Russia ha dichiarato lo stato di emergenza nella città aò confine con il Donbass.
Sono i nuovi migranti, colonne di persone in fuga, famiglie con bambini anche molto piccoli. Lasciano la casa, scuole chiuse, passi frettolosi verso i pullman che li portano in Russia, a Donetsk ieri per tutto il giorno hanno suonato le sirene, bisogna lasciare la città il rischio è che la guerra sia imminente.
Così questa mattina nella regione della Federazione russa di Rostov il governo di Vladimir Putin a partire dalle ore dieci ha dichiarato lo stato di emergenza. In una nota diffusa attraverso i media il Cremilino fa sapere che a causa del crescente flusso di profughi, provenienti dalle regioni indipendentiste di Luhansk e Donetsk, è in vigore la massima allerta. La decisione dopo l’incontro tra il governatore Golubev e il ministro per le emergenze Chupriyan.
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Una colonna di autobus si è formata anche questa mattina all’uscita da Donetsk per evacuare gli abitanti che sono costretti a lasciare la città. Ieri l’ordine arrivato dai presidenti delle due regioni autoproclamate Repubbliche popolari nel 2014. Una richiesta imperativa e immediata ai civili di lasciare le loro case e di passare il confine trovando rifugio a Rostov. Così le immagini postate in rete sono queste. Danno chiaramente il senso di cosa stia accadendo. Nella serata di ieri e durante la notte le prime evacuazioni, altre seguono oggi.
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Nonostante la minaccia di una nuova guerra imminente, per via della crisi Ucraina-Russia, che in questa parte di mondo sanno bene cosa significa e quanto dolore ha provocato già in passato, sono i sorrisi dei ragazzi giovani a dare speranza. Un giovane minorenne intervistato da una emittente ucraina dice: “Speriamo solo sia una vacanza. Penso che torneremo presto a casa” dice. Qui sotto come postato sul web le immagini a un posto di blocco nella regione russa di Rostov sabato mattina.
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