Famiglia No vax, operato al Sant’Orsola di Bologna il figlio della coppia che rifiutava trasfusioni di sangue proveniente da persone vaccinate contro il Covid. Il Tribunale ha sospeso temporaneamente la potestà genitoriale.
I genitori erano stati categorici, per l’operazione del figlio avrebbero accettato solamente trasfusioni di sangue proveniente da persone non vaccinate contro il Covid. Un vero e proprio caso, una vicenda travagliata. L’intervento era urgente, il piccolo doveva essere operato al cuore il prima possibile.
E così è andata. Il bimbo di due anni affetto da una cardiopatia, stando a quanto riportato da Il Resto del Carlino, è stato operato operato al Sant’Orsola di Bologna dall’equipe guidata da Gaetano Gargiulo. Per ora l’intervento sembra essere andato bene e nei prossimi giorni il piccolo potrebbe essere dimesso.
LEGGI ANCHE >> In fiamme traghetto tra Grecia e Italia: salvati 288 passeggeri | VIDEO
Famiglia No vax, il ricorso del Sant’Orsola di Bologna
Una vicenda dolorosa che per giorni ha spaccato l’opinione pubblica. E che, inoltre, ha portato alla sospensione temporanea della potestà genitoriale della coppia residente nel modenese. Era stato proprio l’ufficio legale del Sant’Orsola di Bologna, lo scorso 2 febbraio, a presentare ricorso e a segnalare i fatti alla Procura dei Minori. Nelle carte trasmesse si riferiva che “l’intervento chirurgico programmato non era rinviabile”. Per cui “stante l’estrema criticità della situazione“ era necessario acquisire il consenso per “procedere con urgenza al ricovero e all’intervento”.
LEGGI ANCHE >> Ucraina, Biden sente Draghi: convocato un nuovo vertice
La diatriba legale si era conclusa con la decisione del Tribunale dei Minori di Bologna di sospendere provvisoriamente la potestà genitoriale per consentire ai medici di operare il piccolo. La Direttrice del Sant’Orsola Chiara Gibertoni è stata nominata curatore speciale del bambino.
