Dopo due giorni di tentativi per salvare il piccolo Haidar, il bimbo di 9 anni caduto in un pozzo in un remoto villaggio in Afghanistan è morto. A darne notizia i funzionari talebani
Un’altra vita spezzata, un altro bambino morto. Questa volta è accaduto in Afghanistan, a breve distanza da un’altra triste vicenda, quella del piccolo Rayan di appena 5 anni morto, anch’egli, in un pozzo solo l’inizio di febbraio in Marocco.
L’epilogo è lo stesso e anche se il bimbo porta un altro nome e ha qualche anno in più, la fine tragica e la rabbia per l’impossibilità a salvare un’altra piccola anima è tanta da parte dei soccorritori e del popolo afgano che ha seguito la vicenda.
Haidar è deceduto poche ore fa in quel pozzo che ha ospitato i suoi ultimi due giorni di vita. A comunicarlo i funzionari del governo talebano. Non c’è stato niente da fare, il bimbo di 9 anni, è morto.
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Un caso quello del piccolo Haidar che ricorda la triste vicenda di un altro bambino, Rayan, il piccolo marocchino di 5 anni rimasto intrappolato in un pozzo e morto dopo 4 giorni.
Nulla sono serviti i tentativi dei funzionari nel salvare il piccolo Haidar. L’operazione di salvataggio afghano era partita nel villaggio di Shokak, nella provincia di Zabul. Nei video postati sui social media sia dai cittadini che dagli stessi funzionari del nuovo governo talebano, si notava il bambino incastrato nel pozzo, in grado di muovere solo le braccia e la parte superiore del corpo.
In un video, come postato anche da ilgiornaleditalia è stato fatto dai soccorritori calando, con una fune, la telecamera nello stretto pozzo. Nelle immagini si sente anche la voce del padre del piccolo Haidar che tenta in tutti i modi di tranquillizzare il figlio: “Stai bene figlio mio? Parlami e non piangere, stiamo lavorando per tirarti fuori” e la flebile vocina del piccolo che risponde al papà: “Va bene, continuerò a parlare”.
Il pozzo in cui era caduto Haidar era profondo 25 metri. Una squadra di lavoro, un’ambulanza con ossigeno e attrezzature necessarie non sono servite a mettere in salvo la vita del piccolo.
I soccorritori hanno usato la stessa tecnica utilizzata all’inizio di febbraio per salvare la vita al piccolo Rayan in Marocco, scavando da un fosso aperto ad angolo in superficie per cercare di raggiungere il punto in cui il bimbo è intrappolato. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare per il giovane bimbo di 9 anni che, stremato da due giorni d’inferno, ora si trova in paradiso.
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