Roma, scoperta Gioconda in un deposito a Montecitorio. Il dipinto risale al ‘500 e proviene dalla collezione Torlonia. Alcune correzioni sono identiche alla Monna Lisa del Louvre.
In un deposito di Montecitorio è stata ritrovata una Gioconda, molto simile, se non identica a quella di Leonardo del Louvre di Parigi. E, come riportato da la Repubblica, anche la Monna Lisa “romana” potrebbe essere del genio toscano. “Si tratta di una copia del quadro del Louvre realizzata dalla bottega di Leonardo, forse addirittura con la sua stessa collaborazione“, ha commentato il questore della Camera Francesco D’Uva.
A confermare le parole del questore sono intervenuti Antonio e Maria Forcellino, raccontando storia e qualità della “Gioconda Torlonia”. Il dipinto, ora esposto alla Camera, apparteneva alla nobile famiglia romana, per poi entrare, poco prima del 1900, nel patrimonio dello Stato.
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Gioconda scoperta a Roma, Forcellino: “Stessa tecnica esecutiva di Leonardo nel dipinto del Louvre”
Secondo i Forcellino, grandi esperti di pittura, per la “Gioconda Torlonia” gli allievi di Leonardo utilizzarono i colori della sua tavolozza. Inoltre le velature negli incarnati e nel paesaggio sono di una “trasparenza che echeggia in maniera puntuale la tecnica esecutiva di Leonardo operata nel dipinto del Louvre“.
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“La tecnica pittorica – proseguono i Forcellino – è così raffinata da lasciare presupporre che lo stesso Leonardo abbia messo mano alla definizione chiaroscurale del volto dato che non si conoscono altri pittori ai quali possa essere riferito un tratto così leggero nella resa dello sfumato“, concludono. A Roma potremmo, dunque, avere un esempio originale dello sfumato più bello al mondo. Quello di Leonardo realizzato prima della partenza per la Francia nel 1517.