La procura di Perugia ha aperto un’inchiesta sulla morte del biologo no vax Franco Trinca . Eseguita l’autopsia irripetibile.
Si ipotizza il reato di omicidio colposo, per la morte del biologo no vax Franco Trinca, deceduto all’ospedale di Città di Castello dopo qualche giorno di ricovero, lo scorso 5 febbraio.
Lo ha stabilito la Procura della Repubblica di Perugia che ha aperto un fascicolo sulla sua morte. È stata eseguita a Roma l’autopsia sul corpo dell’uomo, un esame irripetibile, che ha come obiettivo quello di accertare con esattezza le cause del decesso.
No vax, morte di Fabio Trinca: i motivi dell’autopsia
Trinca risultava da altre indagini: “destinatario di esenzione da vaccino“. Per questo il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha ritenuto necessario l’accertamento: “Per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l’esenzione, fossero effettive. In caso contrario, se il decesso fosse eventualmente riconducibile al Covid, potesse essere riportato all’omessa somministrazione”
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Nel frattempo i carabinieri del Nas di Perugia, hanno acquisito la cartella del biologo morto lo scorso 5 febbraio, e i militari dell’Arma stanno eseguendo ulteriori accertamenti su circa 800 pazienti esenti da vaccino.