Povia è un fiume in piena e coglie l’occasione per parlare delle ultime scelte politiche riguardante la cannabis e il referendum: il commento del cantautore.
Il cantante Povia ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il referendum dichiarato inammissibile da parte della Consulta. La questione della legalizzazione della cannabis è diventato l’argomento cardine delle dichiarazioni del cantautore. “Questa ‘scemenza’ per cui se legalizzano l’erba allora la tolgono alle organizzazioni criminali è falsa, lo diceva anche Borsellino“, commenta Povia all’Adnkronos.
Lo stesso cantante ha spiegato di non essere d’accordo con quanto deciso, da qui la necessità di esprimere il proprio disappunto. “Anzi, se lo Stato lo permettesse, farebbe in modo che chi la coltiva e la vende diventi lui stesso il primo spacciatore legalizzato. Non esistono droghe leggere o droghe pesanti, parola di ex tossico“, continua Povia.
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Povia parla della questione cannabis e analizza altri elementi, le dichiarazioni del cantautore
Nel caso specifico lo stesso Povia tende a non distinguere le varie tipologie di sostanze stupefacenti. “Le droghe sono tutte uguali. Poi se poi vogliamo parlare dei benefici della pianta che con Thc e Cbd regolati, servirebbe per fare altre cose, tipo torte, infusi, far volare gli aerei, allora siamo alle comiche“, ha dichiarato l’artista con sarcasmo.
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Lo stesso cantautore ha “Io portavo erba a 6 malati terminali allietava qualche dolore e distendeva loro i nervi ma a volte invece gli dava un senso di malessere: tutto dipendeva dal loro stato d’animo“, conclude Povia che ha analizzato la vicenda con ironia e anche amarezza.