Il nuovo capo dell’Isis farebbe parte della nuova ala del movimento che sta passo dopo passo superando la vecchia guardia dello Stato Islamico. Il nuovo califfo, inoltre, dovrebbe vantare una discendenza diretta con la famiglia del profeta Muhammad, un requisito fondamentale per guidare il Califfato.

A giocare un ruolo importante nella nomina di Sumaidai la sua discendenza diretta con Maometto

Le truppe dello Stato Islamico

L’arrivo di Sumaidai nell’organizzazione è del 2013, poco prima che Abu Bakr al-Baghdadi unificasse il suo gruppo iracheno con l’allora affiliato siriano e lo ribattezzasse Stato Islamico in Iraq e Siria (Isis). Sempre nel 2013 Al-Sumaidai si è spostato in Siria, nel momento in cui i gruppi dell’Islam radicale avevano già iniziato a monopolizzare la rivolta contro il regime di Bashar al-Assad.

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A giocare sull’ascesa di Sumaidai la presunta discendenza profetica. Il “secondo califfo” Al-Qurayshi era oggetto di critiche all’interno dell’organizzazione perché di origini turkmene e non puramente arabe.