Cannabis, il Referendum non passa: è inammissibile. Le reazioni politiche

È stato considerato “inammissibile” il referendum sulla cannabis. La bocciatura è stata annunciata da Giuliano Amato presidente della Consulta.

La risposta tanto attesa è alla fine arrivata. Ma è una sonora bocciatura. Non è infatti passato il referendum sulla cannabis che dalla Consulta è stato giudicato inammissibile. Il presidente Giuliano Amato che ha dato l’annuncio al termine della camera di consiglio, ha però voluto spiegarne i motivi nel corso della conferenza stampa.

Il referendum non era sulla cannabis, ma sulle sostanze stupefacenti. Si faceva riferimento a sostanze che includono papavero, coca, le cosiddette droghe pesanti. E questo era sufficiente a farci violare obblighi internazionali“.

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Cannabis, il Referendum non passa: le reazioni della politica

Non si sono fatte attendere le reazioni delle varie forze politiche. Soddisfazione da parte di Gasparri (Fi):Un’ottima notizia l’inammissibilità del referendum sulla cannabis. Il partito della droga è stato sconfitto“.

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All’interno dello stesso partito c’è però una corrente di pensiero che si dissocia un po’ da quello generale. Elio Vito (Fi) commenta infatti:Non ammesso il Referendum sulla Cannabis Le mafie ringraziano, le carceri continueranno a scoppiare, i Tribunali ad essere ingolfati, i malati continueranno a soffrire!

Cannabis, Referendum bocciato: esulta Salvini

Non usa mezze parole il segretario della Lega Matteo Salvini, parlando con Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni promotore del referendum. “Avrei votato no a entrambi i quesiti -ha detto Salvini – ma sarei andato a votare

Cannabis, Radicali: “brutto giorno per la democrazia”

Non si è fatto attendere il commento dei Radicali da sempre su posizioni favorevoli all’uso della cannabis.  “Con questa nuova fumata nera sono state bruciate quasi 2 milioni di firme raccolte per i referendum eutanasia e cannabis. Si tratta di sentenze politiche che cancellano la più grande mobilitazione popolare della storia recente. È un brutto giorno per la democrazia nel nostro Paese“. Così  Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.

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A loro si unisce il commento di Riccardo Magi, deputato di +Europa e fra i promotori del referendum sulla cannabis. È un colpo durissimo per la democrazia in Italia. Sicuramente la Corte ha fatto quello che il presidente Amato aveva detto che non avrebbe fatto: cercare il pelo. Alcune delle motivazioni che abbiamo ascoltato hanno dell’incredibile

Referendum cannabis, Giarusso (M5s): “La battaglia non finisce”

Profonda delusione nel M5s, espressa in una nota dell’europarlamentare Dino Giarusso. Esprimo profonda delusione per la decisione della Corte Costituzionale. Questa è una battuta d’arresto di una battaglia di civiltà che è molto sentita nel Paese. Per il Movimento 5 Stelle i tempi sono maturi per l’utilizzo della canapa per scopi terapeutici, ma anche nel campo tessile, alimentare e industriale. La nostra battaglia non finisce qui“.

Cannabis, soddisfatta Fratelli d’Italia: le parole di Meloni e Balboni

Da sempre contrari, esprime soddisfazione Fratelli d’Italia dalle parole di Giorgia Meloni “La bocciatura da parte della Corte costituzionale del referendum sulla droga legale è una vittoria. Quella contro le droghe e le dipendenze è una battaglia in difesa della vita che non ha colore politico. Continueremo a batterci in ogni sede per una vita libera dalle droghe e dalle dipendenze“. A farle eco il senatore Alberto Balboni: “Vince la cultura dei valori, della vita e della responsabilità contro la cultura dello sballo e della resa. Lo Stato non può rinunciare a difendere il futuro dei nostri giovani, ogni droga è pericolosa e fa male“.

Cannabis Referendum, Cappato replica ad Amato

Uno dei promotori del referendum, Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, ha parole aspre nei confronti di Giuliano Amato. “Perché ha detto che il referendum in riferimento alla tabella di classificazione degli stupefacenti non riguarda la cannabis. Non è stato letto correttamente il combinato disposto degli articoli che invece secondo noi riguarda invece esattamente la Cannabis. Continueremo a portare avanti le battaglie sulla Cannabis e sull’eutanasia con la disobbedienza civile. Purtroppo il danno vero è stato inferto alla credibilità delle istituzioni” conclude.

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