Andrea Delogu si (ri)prende la scena televisiva: in solitaria, la seconda serata è il suo habitat e con “Tonica” il debutto è incoraggiante.
Le poltrone rosa, i balletti, i vestiti sgargianti. I sorrisi, la bellezza e la spontaneità. Un insieme di cose che, normalmente, farebbero fatica a coesistere nel quotidiano figuriamoci in tv. Tutto sembra artefatto, ma c’è chi prova – con coraggio, garbo e un pizzico di follia – a renderlo credibile.
Meglio ancora se ci si riesce anche, senza la pretesa di rivoluzionare le cose ma facendolo al tempo stesso. “Tonica” di e con Andrea Delogu è tutto questo: un programma televisivo strutturato in radio e viceversa. Gli autori al fianco della conduttrice sono gli stessi che la supportano – e sopportano talvolta – a Radio2. Sodalizio che prosegue anche in tv.
Andrea Delogu torna in tv, più “Tonica” che mai: com’è andato l’esordio del nuovo programma
I risultati sono incoraggianti dal momento che il denominatore comune resta la musica, ma solo come mezzo per spaziare: una sorta di colonna sonora perenne che scandaglia pagine di vita, proprio come quella della Delogu che – in più di un’occasione – ha detto, tra il serio e il faceto: “La mia vita è un tributo a Gigi Dag”.
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“Tonica” è un inno alla capacità di sorprendersi sempre, anche di fronte alle novità che il quotidiano mette davanti: ha iniziato proprio parlando di questo la Delogu. Un accenno – dovuto, come aveva già fatto per rispetto ai fan in una lunga intervista su un settimanale – alla fine della storia d’amore con Francesco Montanari – “Che saluto, ciao baby” – per poi parlare del presente e della presunta love story con Stefano De Martino. Frutto della sintesi giornalistica, dice. Pettegolezzo, niente di più. “Siamo sempre stati grandi amici, ma nessuno ci faceva caso quando ero sposata”.
La seconda serata come “zona franca” della rivoluzione televisiva
Ecco, la Delogu – e questo per la tv di oggi è il suo più grande merito – ha abbattuto la quarta parete. Si dice sempre, ma in pochi lo fanno davvero: lei e la sua crew di autori hanno stravolto le regole del gioco. Il paragone del “salotto di casa” non regge più. “Tonica” non è un salotto televisivo, non è un talk: semmai un ‘intrattenitalk”.
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Si ha l’impressione costante di essere nella cameretta della ragazza del Liceo più amata che mette a nudo anche i propri sacrifici e le proprie difficoltà. Dietro il clamore c’è sempre molto altro. La Delogu balla, e conduce, da sola. Ma sola, in effetti, non lo è mai. Anche quando sembra che sia così. Forse il segreto della tv, e della vita, è proprio questo qui.