La crisi in Ucraina rischia di aumentare le tensioni in campo internazionale fra alcuni Paesi come Russia e Stati Uniti: cosa sta accadendo e quali potrebbero essere le conseguenze.
Il presidente statunitense Joe Biden ha fornito alcuni dettagli sul colloquio telefonico con Vladimir Putin. L’analisi della Casa Bianca sintetizza un confronto fra i due leader. Nonostante lo sforzo diplomatico, rimanendo comunque in attesa di eventuali contromisure. La tensione è veramente alta e non mancano i momenti di forte tensione.
Intanto una nota del governo statunitense ha dichiarato che “un’invasione della Russia in Ucraina produrrebbe una grande sofferenza umana“, commenta Biden. Gli USA sperano di risolvere tutto con una soluzione diplomatica, ma non escludono “altri scenari“. Intanto Biden potrebbe giungere presto a Kiev e questo sarebbe per Zelensky, come dichiarato alla Cnn, “un segnale potente e contribuirebbe alla escalation“, dichiara il presidente dell’Ucraina.
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Crisi in Ucraina, cresce la tensione fra Biden e Putin
Nel frattempo Yuri Ouchakov, consigliere diplomatico di Putin, ha parlato di una forte isteria americana sulla vicenda dell’Ucraina. Dall’altro lato c’è invece la Casa Bianca che ha dichiarato la proprio vicinanza al Paese di Zelensky, promettendo di essere pronti a ogni scenario. Intanto sul fronte ucraino sarebbero pronti 130mila militari della Russia.
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Intanto il governo di Kiev ha consigliato alle compagnie aeree di non sorvolare la zona del Mar Nero, vista la tensione generata ai confini dell’Ucraina. Intanto la Casa Bianca ha diffuso una nota per spiegare cosa sia accadendo. La tensione con Putin è evidente, ma l’obiettivo sarebbe quello di evitare una guerra.
.@POTUS spoke with President Zelenskyy today to make clear the U.S. would respond swiftly and decisively to any further Russian aggression against Ukraine. The leaders agreed on the need to continue pursuing diplomacy and deterrence in response to Russia’s military build-up.
— The White House (@WhiteHouse) February 13, 2022
Crisi in Ucraina, la posizione di Boris Johnson
Nel frattempo il premier britannico Boris Johnson ha diffuso una nota per scongiurare l’idea della Russia di invadere l’Ucraina. “Tutte le informazioni in nostro possesso suggeriscono che la Russia potrebbe pianificare un’invasione dell’Ucraina in qualsiasi momento. E ciò avrebbe conseguenze disastrose sia per l’Ucraina che per la Russia“, si legge nella nota.
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Fonti vicine al premier hanno accertato che nei prossimi giorni Johnson potrebbe partire per provare ad offrire il proprio contributo diplomatico. L’obiettivo è comunque quello di convincere la Russia “a fare un passo indietro“.
Tensione in Ucraina, la posizione dell’Italia: Di Maio vola a Kiev
Nel frattempo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dovrebbe giungere a Kiev durante la giornata di martedì 15 febbraio 2022. Lo scopo è quello di provare a risolvere una contesa diplomatica veramente intricata, ma intanto anche il cancelliere Olaf Scholz è giunto in Russia per risolvere la questione delicata. Previsto un confronto con Vladimir Putin.
Intanto il commissario dell’Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni ha scritto un post su Twitter in segno di vicinanza al Paese guidato da Zelensky. L’ex presidente ha rilasciato le dichiarazioni dei vari ministri delle Finanze, espresse dal G7, in merito alla crisi in Ucraina.
We support #Ukraine. Its sovereignity and its economy. #G7 pic.twitter.com/iUKM1e4DAR
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) February 14, 2022