Resta sempre altissima la tensione sul fronte Ucraina-Russia. Oggi però dopo mesi duri forse è l’inizio di una svolta: fonti vicine al presidente Vladimir Putin parlano di un possibile accordo per scongiurare il conflitto.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha lanciato un messaggio al presidente Vladimir Putin sulla delicata questione che da tempo attanaglia i confini tra Ucraina e Russia. L’esponente politico si è così espresso: “Ci sono chance di trovare un accordo con l’Occidente“, commenta Lavrov parlando di un possibile dialogo con Stati Uniti e Unione europea.
Da segnalare c’è intanto la parola del ministero della Difesa Sergej Kuzugetovic Shoigu che ha parlato di quanto sta accadendo sul fronte armato della Russia. “Una parte delle esercitazioni si sta concludendo, un’altra sarà completata nel prossimo futuro“, ha dichiarato Sojgu. Intanto Vladimir Putin avrebbe parlato di una “espansione della Nato verso Est come molto pericolosa e infinita, a spese dell’ex Repubblica sovietiche, inclusa Ucraina“, ha dichiarato il presidente della Russia citato dall’agenzia Tass.
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Le tensioni in Russia sono evidenti, così come in altri Paesi che stanno provando a placare gli animi vista la grave situazione al confine con l’Ucraina. Intanto il ministro Lavrov ha assicurato a Putin di voler proseguire con i colloqui e proporre dei negoziati che possano offrire vantaggi per il Cremlino.
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Il ministro della Difesa Shoigu ha comunque affermato che una parte delle esercitazioni è pronta a concludersi, un’altra sarà “completata nel prossimo futuro“. Il commento è arrivato dopo un confronto con il presidente della Russia Vladimir Putin.
Volodymyr Zelensky ha parlato di un grave errore riferendosi ai Paesi che hanno trasferito alcuni uffici da Kiev verso altre città del Paese. “Non esiste l’Ucraina occidentale, c’è l’Ucraina, è intera“, ha dichiarato Zelensky. Prosegue invece il dialogo con il cancelliere Scholz. “In breve tempo, siamo riusciti a tenere due tornate di negoziati tra i consiglieri politici del Formato Normandia, a Parigi e Berlino“, ha osservato il presidente dell’Ucraina. Intanto con la Germania si sarebbe discusso su un approccio di tipo pacifico per la questione delicata del Donbass.
Intanto circa 300 cittadini serbi sarebbero attualmente in Ucraina, di cui 100 a Kiev, così come riportato dall’ambasciatore della Serbia Aca Jovanovic. “Abbiamo pubblicato il comunicato sul sito web dell’ambasciata e abbiamo informato tutti i cittadini con cui siamo in contatto o che conosciamo personalmente, tramite e-mail o messaggio, della situazione“, ha dichiarato l’ambasciatore. Il ministero degli Esteri ha chiesto ai cittadini serbi di restare in contatto costante con l’ambasciata serba che si trova a Kiev.
Il premier britannico Boris Johnson ha provato a smuovere le acque con alcune dichiarazioni ben precise rivolte al presidente russo. “Siamo sull’orlo di un precipizio, ma il Presidente Putin è ancora in tempo per fare un passo indietro. Stiamo esortando tutti ad impegnarsi nel dialogo e affinché il governo russo eviti quello che sarebbe un errore disastroso per la Russia“, dichiara Johnson sui social.
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