La questione Russia-Ucraina sta tenendo banco nei governi di tutto il mondo. Non fa eccezione l’Italia dove c’è una grande preoccupazione sull’evolvere della questione. Ne ha parlato l’europarlamentare del M5s Fabio Massimo Castaldo a iNews24.
Le parole dell’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo del M5s, intervistato a iNews24 sono molto chiare: “La situazione è sicuramente preoccupante. Assistiamo a un continuo potenziamento degli eserciti e degli apparati militari nella regione sia da parte russa che, come risposta occidentale, da Stati Uniti e Stati Membri europei che hanno intensificato la fornitura di attrezzature militari verso l’Ucraina”.
Venti di guerra che si possono respirare, anche dalla decisione presa dalla Farnesina di far rientrare i nostri connazionali: “Vista la continua crescita di tensioni, provocazioni e manovre militari ai confini ucraini, ritengo che la Farnesina abbia fatto bene a diramare questo appello. In questi casi la priorità è la salvaguardia dei civili e del personale dispiegato in loco ed è quindi necessario adottare tutte le precauzioni possibili per evitare incidenti: si tratta di una scelta di buon senso che condivido completamente”.
Russia-Ucraina, Castaldo a iNews24:come evolverà la questione
Nelle scorse settimane, proprio Castaldo aveva parlato di errori diplomatici e tattici commessi nel rapporto con la Russia, e nell’intervista a iNews24 chiarisce il concetto. “Paghiamo un carissimo prezzo per non aver ancora completato quel percorso che dovrebbe portare alla creazione di un’Unione per la Difesa europea e per quella mancanza di unità tra i diversi Stati Membri che risulta evidente dall’assenza dell’Unione europea dai principali tavoli negoziali di una crisi, quella Ucraina, che accade ai nostri confini e che dovrebbe dunque vederci come protagonisti assoluti. Ancora una volta gli sforzi diplomatici sono portati avanti principalmente da Washington, bilateralmente da altri attori quali il Regno Unito, e in formati che vedono la partecipazione e gli sforzi di taluni Stati Membri ma non dell’Unione in quanto tale”.
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Quale sarebbe la soluzione? Castaldo su questo ha le idee chiare: “L’approccio deve essere duplice: da un lato bisogna continuare a mobilitare tutte le capacità diplomatiche e negoziali di cui si è in possesso per riaprire quei canali di comunicazione che sono tanto essenziali in queste circostanze per poter arrivare a una de-escaltion progressiva della situazione. D’altro canto bisogna essere fermi nel ricordare a Mosca che qualunque azione avventata avrebbe un costo altissimo e porterebbe a immediate e forti ripercussioni, innanzitutto economiche, verso la Russia e la sua classe dirigente. Affinché questa deterrenza sia però credibile occorre ancora una volta che vi sia completa comunità di intenti tra tutti gli alleati occidentali.