Morto Rahul Bajaj, l’imprenditore indiano che ideò lo scooter Chetak, noto al mondo come la “Vespa Indiana”. Oggi i funerali di stato. Aveva 83 anni
I funerali si sono svolti stamani nella città di Pune, (India) con tutti gli onori di stato. Rahul Bajaj, inventore della “Vespa Indiana” icona leggendaria dell’intero paese, lanciò nel lontano 1972 sul mercato automobilistico lo scooter Chetak che avrebbe lasciato il segno nell’iconografia popolare di tutto il mondo.
Nato a Calcutta, l’imprenditore Bajaj proveniva da una delle famiglie più in vista del paese, noto per aver creato nei primi anni ’70 la Vespa Indiana, diventato il mezzo di trasporto più venduto nella classe media indiana, vendendo centinaia di migliaia di esemplari.
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Con la sua invenzione, Rahul Bajaj, regalò senza saperlo, la libertà di movimento alla popolazione indiana dal 1972, anno di uscita del primo veicolo. Come riportato dall’ansa:
“Le liste d’attesa in India per assicurarsi uno scooter Chetak, prodotto in soli 6 mila pezzi l’anno per un tetto imposto dal governo, arrivarono anche a superare i 10 anni.
Con l’entrata sul mercato a metà anni ’90 della concorrenza giapponese, l’India si mosse verso un’economia più aperta e i mezzi a due ruote dell’indiano Bajaj subirono un pesante crollo nelle vendite ma l’industriale non si lasciò sopraffare dagli eventi e, invece, incentrò le attività del gruppo sul ramo automobilistico, con la Bajaj Auto, conquistando in poco tempo la leadership del mercato delle tre ruote.
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Rahul Bajaj, nipote dell’attivista sociale Jamnalal Bajaj, tra gli amici più intimi del Mahatma Gandhi.
Nel 2001 Bajaj fu insignito della onorificenza più alta nel Paese, il Padma Bhushan, diventando uno tra i magnati indiani più indipendenti. L’uomo era noto per aver criticato spesso le scelte del governo in materia di economia.
Ma non sono bastate le critiche mosse dall’industriale a far cambiare il pensiero del premier indiano che, in un tweet ha confermato di essere “Addolorato per la perdita di una personalità che ha dato un contributo irripetibile al mondo del commercio e dell’industria”.
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