Ore decisive per la crisi Ucraina. Roberto Marcuccio è un italiano che vive da quattro anni poco lontano dalla Crimea. Quella che potrebbe essere la linea del fronte. E’ sposato con una donna ucraina, insieme hanno un figlio di sei anni. In ESCLUSIVA, Roberto ha raccontato a Free.it come in Ucraina si vive questo momento di tensione con la Russia. Ecco cosa ci ha detto.
Questa potrebbe essere la settimana decisiva per capire come evolverà la crisi Ucraina. Almeno così dicono gli analisti che seguono la crisi. In realtà, sul posto la situazione è molto tranquilla. Roberto Marcuccio è un italiano che da quattro anni si è trasferito con la moglie ucraina a vivere in una cittadina a pochi passi dalla Crimea. Sono una coppia di imprenditori, lei ha una piccola azienda di stampe pubblicitarie e lui coopera nella produzione. In ESCLUSIVA, Roberto ha raccontato a Free.it come in Ucraina si vive questo momento di tensione con la Russia. Ecco cosa ci ha detto.
Qual è la percezione della crisi in questo momento?
“La percezione qui è di totale tranquillità. Io abito in una città che si chiama Mikolaev, al sud dell’Ucraina, vicino al mar Nero, vicino Odessa, quindi a pochi passi dalla Crimea. Quindi in teoria siamo a rischio di invasione russa da mare, ma non si vedono carrarmati in giro, soldati. Nessuno è corso al supermercato a fare razzie, è tutto tranquillo. Non c’è questa angoscia. Cioè, l’angoscia ce la fanno venire le notizie che arrivano dall’Italia”.
La Farnesiana ha chiesto agli italiani di tornare, voi che pensate di questo appello?
“Ma non è così semplice per chi ha impostato la propria vita qui abbandonare la propria casa, la famiglia gli amici. Per rientrare dove? Sotto un ponte? Con quali soldi, a fare cosa? Non è che noi siamo in Ucraina siamo ricchi. Viviamo come si vive in Italia, non è che abbiamo soldi da parte per poter partire, lasciare tutto e andare in Italia”.
Il governo ucraino sta raccontando la situazione in corso oppure no?
“Il governo ha rilasciato delle dichiarazioni non allarmistiche. Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha tranquillizzato la popolazione e ha detto che se anche la Russia dovesse invadere l’Ucraina la Nato interverrebbero in difesa. In più ha fatto distribuire un piccolo manuale in pdf con le istruzioni su cosa fare nel caso scoppiasse la guerra. Ma sembra più il manuale delle giovani marmotte. Se sentire gli spari non scendete in strada. Ma è ovvio, no? Non è che se sento colpi di cannone esco di casa e dico “ei, che succede…?”Mi barrico in casa. Quindi direi che anche il governo ucraino di per sé non sta creando delle tensioni o delle preoccupazioni. Ha detto che la Nato ci parerà le spalle”.
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Tu e i tuoi amici vi stare preparando in qualche modo o si crede che quella dell’invasione sia davvero una remota possibilità?
“Noi non siamo preparati a niente. Al primo missile che dovesse arrivare, come qualsiasi cittadino ucraino, prendiamo e scappiamo il più lontano possibile dalla guerra. Ma non c’è nessuno che sta facendo le valigie o si sta preparando in alcun modo. Non c’è questa paura in questo momento, nessuno crede che ci sarà nessun tipo di guerra. Se poi alla fine davvero dovesse scoppiare la guerra, pieno di benzina in macchina, passaporto e partiamo. Sperando solo che non ci fermino alla dogana, che c’è qui al confine”.
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