L’omicidio di Liliana Resinovich è ancora tutto da decifrare. Scoperte le cause della morte ci sarebbe da capire cosa accaduto, ma soprattutto chiarire come sia morta.
Sono ancora tanti i punti oscuri sulla morte di Liliana Resinovich, donna di 63enne scomparsa lo scorso 14 dicembre e ritrovata il 5 gennaio 2022 in un boschetto vicino l’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Attualmente l’inchiesta è aperta per sequestro di persona, a carico di ignoti, ma la morte della donna sarebbe avvolta ancora da un mistero.
Il corpo della donna è stato rinvenuto avvolto in alcuni sacchi di plastica, accanto ad alcuni effetti personali come chiavi di casa, borsa e un guanto. Intanto l’autopsia avrebbe comprovato uno scompenso cardiaco acuto, ma adesso ci sarebbe da chiarire come sia sopraggiunta la morte e a causa di cosa.
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Omicidio Liliana Resinovich, i punti ancora da chiarire
Intanto Sergio Resinovich, fratello della vittima, avrebbe inviato mediante il suo avvocato una nota al procuratore De Nicolo. L’uomo è convinto che la donna non si sia tolta la vita, per giunta senza lasciare un biglietto con eventuali disposizioni. Secondo l’uomo, infatti, la sorella sarebbe morta per mano di qualche altra persona, il movente potrebbe invece riguardare una richiesta economica.
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Nel frattempo il marito Sebastiano Visintin ha dichiarato di recente di non sapere chi abbia potuto uccidere la moglie, ma soprattutto per quale motivo. Intanto le indagini proseguono e puntano a scoprire la verità sulla morte della donna. Il fratello della vittima e anche i vicini di casa chiedono verità e giustizia, non prendendo in considerazione l’ipotesi di un suicidio.