Arresto per Mafia a Palermo. Giuseppe Guttadauro, parente di Messina Denaro, è stato arrestato dopo 20 anni dalla prima volta insieme al figlio Mario Carlo. Fanno parte di Cosa Nostra. Nonostante sospettasse, ecco come parlava e cosa diceva nelle intercettazioni.
Dopo 22 anni torna in carcere Giuseppe Guttadauro, “u duttur”, ex primario dell’ospedale Civico di Palermo arrestato questa notte insieme al figlio Mario Carlo. E’ stato il gip del tribunale di Palermo a emettere l’ordinanza di custodia cautelare per padre e figlio, accusati di associazione mafiosa. Il padre Giuseppe è agli arresti domiciliari, il figlio, invece, è in carcere per il pericolo di inquinamento delle prove.
I due Guttadauro fanno parte da anni di Cosa Nostra e appartengono alla cosca Palermo-Roccella. Ma da un po’ di tempo il padre Giuseppe si lamentava delle nuove generazioni di mafiosi e dell’esigenza di evolversi. A preoccupare il dottore, in particolare, erano le rivelazioni del pentito Francesco Colletti e dei racconti di un altro mafioso, Filippo Bisconti, nuovo collaboratore di giustizia.
Giuseppe Guttadauro era sorvegliato da tempo e intercettato dalla polizia. Eppure, nonostante probabilmente sapesse, l’istinto di pavoneggiarsi era più forte. “Tu pensi che ancora ti controllano?”. “Ma certo, Adriano, io ho il parente del mio parente il più importante latitante che c’è, il secondo del mondo, il più importante in Italia“. Lo si sente dire da Guttadauro senior in una intercettazione. Il riferimento è a Matteo Messina Denaro, cognato di suo fratello Filippo Guttadauro.
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Durante le conversazioni, il mafioso e suoi figli discutono di traffici di droga tra l’Italia e l’Olanda, parla di pestaggi e pianificano altri crimini. “La cosa che potresti accennare a lui…noi abbiamo lo scarico a Rotterdam. Il carico ce l’abbiamo tolto lì al cento per cento, gli amici nostri, questi salgono mille chili al mese. Lì allo scarico funziona così, ci sono i doganieri che prendono il 25% dello scarico, e gli dici: questo container, a quelli gli devi indicare il container”.
Guttadauro torna agli arresto dopo vent’anni, quando fu acciuffato durante l’operazione Ghiaccio. Era stato scarcerato nel 2012 e si era stabilito a Roma, ma non ha mai interrotto i rapporti con Cosa Nostra. Lasciando buona parte del suo controllo nelle mani del figlio. Anche lui da oggi in prigione.
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