Ancora crescenti tensioni in Ucraina coinvolti anche Stati Uniti e Russia. Un via via generale nelle ultime ore e la riorganizzazione del personale a Kiev che ricorda sempre di più una vera e propria evacuazione generale. Anche la Farnesina invita gli italiani a lasciare il paese. Alle 17.15 italiane si sono sentiti il presidente Usa Biden e quello russo Putin. I toni sono stati durissimi.
Nella giornata di oggi, 12 febbraio 2022, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha sottolineato la crescente tensione e l’aumento di segnali di guerra in Ucraina da parte di Mosca. In conferenza stampa, Blinken ha ribadito: “Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation in Russia come l’arrivo di nuove truppe sul confine con l’Ucraina”.
L’America teme un’invasione russa per l’inizio della prossima settimana. Scenario, però, largamente smentito dai russi, che accusano gli americani di voler creare solo un falso allarmismo generale. Per cercare di smorzare il livello di tensione, nel reciproco interesse, oggi pomeriggio si sono sentiti al telefono Serghei Shoigu, ministro della difesa del governo Putin e Lloyd Austin il capo del Pentagono. Il ministero russo ha fatto sapere che sono state discusse appunto questioni di sicurezza nell’interesse collettivo.
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Dopo le accuse lanciate da Mosca sull’allarme USA a Kiev, la Russia ha, però, confermato di aver avviato una diminuzione del personale nelle ambasciate in Ucraina, definendolo tale azione un’organizzazione ottimizzata che per il momento coinvolge solo il personale non essenziale. Come riportato da Open, il portavoce del ministero degli Esteri russo, la Dott.ssa Maria Zakharova, ha riferito, dopo che alcuni media avevano divulgato la notizia delle prime partenze di alcuni diplomatici russi da Kiev: “Le nostre ambasciate continueranno a svolgere le loro funzioni principali”.
Il governo ucraino ha fatto presente che in questo momento è fondamentale restare calmi all’interno del Paese ed evitare azioni che possono destabilizzare l’opinione pubblica e creare panico generale. Oggi per le strade di Kiev migliaia di persone marciano a favore della pace e contro Putin. Al di là delle rassicurazioni del governo ucraino, le diplomazie europee si sono mobilizzate.
La prima mossa della Farnesina, in mattinata era stata la cautela. Non aveva ancora chiesto agli italiani in Ucraina di lasciare il Paese, ma solo di rendersi rintracciabili. Ad oggi i nostri connazionali censiti sono circa 1600, si teme per gli altri non registrati ufficialmente. Invece poco dopo le ore 14.00 italiane cambia tutto con questo messaggio. “In considerazione dell’attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili” spiegano.
Si legge così in una nota diffusa dall’Unita’ di Crisi del Ministero degli Esteri, presente sul sito Viaggiare sicuri. E poi si legge ancora. “Considerata, inoltre, la situazione di incertezza ai confini, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l’Ucraina e di mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d’informazione e su questo sito” conclude. Non solo l’Italia, anche Germania, Olanda e Spagna hanno invitato i propri connazionali a lasciare il suolo ucraino.
Intanto dalla riunione di coordinamento alla Farnesina proprio sulla situazione in Ucraina, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in accordo con le ambasciate dell’Unione Europea presenti nel Paese è stato stabilito di far rientrare da Kiev solo il personale non essenziale e che la sede diplomatica italiana resta operativa.
A metà di una giornata per nulla facile sul fronte interno in Ucraina e quello internazionale, arriva la mossa del Pentagono dopo una telefonata tra americani e Russi. L’annuncio americano sulla decisione di ritirare quasi tutti i loro soldati in Ucraina. Ma non è tutto, nell’ambito di recupero della quiete dopo la tempesta una telefonata tra il presidente francese Macron e il leader russo Putin. L’Eliseo ha fatto sapere che i due presidenti hanno avuto un colloquio telefonico di circa un’ora e 40 minuti. Obiettivo del confronto il tentativo di allentare la tensione della crisi Ucraina-Russia. Stando a quanto riferito dal Il Cremlino i dettagli della conversazione sarebbero stati questi:
Alle 17.15 italiane scatta la telefonata più importante di giornata che potrebbe rappresentare una prima svolta sulla crisi Ucraina-Russia. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden a colloquio con l’omologo russo Vladimir Putin.
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E’ durato poco più di un’ora il colloquio telefonico tra Joe Biden e Vladimir Putin. Non si sentivano dal 30 novembre scorso. La chiamata, iniziata alle 17.04 (ora italiana), è stata effettuata su una linea di comunicazione sicura a Camp David, dove il presidente americano sta trascorrendo il week end. Ed è dalla stampa americana che emergono i toni decisi del confronto telefonico tra i due Capi di Stato. Siamo al limite delle minacce. Il Presidente americano Biden si sarebbe rivolto con parole ferme al collega russo Putin, facendo capire come una eventuale invasione russa scatenerebbe una dura reazione degli Stati Uniti e dei paesi alleati, “una risposta decisa e severa” riferiscono fonti della Casa Bianca. “Siete voi che state creando i presupposti per un attacco” ha risposto il leader russo.
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