Bancomat, rivoluzione delle commissioni: come cambieranno i prelievi

Bancomat, entro la fine di aprile conoscerà l’esito dell’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti della società che gestisce il circuito di prelievo contanti presso gli sportelli automatici.

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Bancomat, rivoluzione delle commissioni: come cambieranno i prelievi

Novità in vista sul fronte prelievi. Entro il 29 aprile l’Antitrust sarà chiamata a decidere sulla proposta presentata da Bancomat S.p.a., società di proprietà dei principali istituti di credito che gestisce i circuiti Bancomat e Pagobancomat in Italia. Al vaglio la possibile introduzione di un nuovo sistema di commissioni da applicare a chi preleva denaro contante presso gli sportelli Atm di banche diverse da quella che ha emesso la carta.

Nello specifico, si tratterebbe di circa 150 milioni di operazioni l’anno su un totale di 500 milioni di prelievi totali. Per prelevare contante presso lo sportello di una banca di cui non si è clienti, in estrema sintesi, si potrebbe dover pagare obbligatoriamente una commissione del valore massimo di 1,50 euro.

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Bancomat, come funziona oggi il prelievo

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Come funziona oggi il prelievo

Oggi tutti coloro che prelevano presso lo sportello automatico di una banca diversa da quella che ha rilasciato la carta di debito pagano una commissione all’istituto di cui sono clienti solo nel caso in cui sia espressamente previsto da contratto. Di solito allo sportello si legge la frase: “All’operazione potrà essere applicata una commissione se previsto dalla sua banca”.

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A seconda del tipo di contratto stipulato, il cliente può avere a disposizione un numero limitato di prelievi gratuiti. Con l’odierno sistema la banca che emette la carta deve riconoscere alla banca proprietaria dello sportello Atm (quella che eroga il servizio) una commissione interbancaria fino a 49 centesimi di euro a prelievo. “Questo sistema non va più bene. Oggi il costo per erogare il servizio di ritiro è mediamente di 90 centesimi”, spiega l’Amministratore delegato di Bancomat S.p.a. Alessandro Zollo. “Noi proponiamo di azzerare la commissione interbancaria, che è troppo bassa. E di far corrispondere una commissione alla banca che effettua il servizio, conclude.

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