Suicidio assistito, ok al farmaco: Mario può decidere quando morire

Dopo 10 anni di battaglie, oggi Mario ha vinto la sua guerra e può finalmente decidere quando morire. A confermare la decisione una sentenza della Corte di Cassazione e l’ok al farmaco scelto

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Suicidio Assistito, Mario ora può decidere quando morire (pixabay)

Mario, (nome di fantasia) è tetraplegico da più di 10 anni ed oggi ha finalmente avuto ragione decidendo quando poter morire. Il suicidio assistito può avere una sua fine ora che anche il farmaco che accompagnerà Mario verso la morte è stato scelto.

Dopo aver passato l’inferno legale per poter accedere all’eutanasia, ora il marchigiano 43enne Mario ha vinto anche l’ultima resistenza e, quindi, l’intera guerra. L’ultimo ostacolo era la decisione di una commissione medica sul tipo di farmaco da usare che gli avrebbe permesso una morte più rapida, indolore e dignitosa possibile nonché sulle modalità con cui il farmaco sarebbe stato autosomministrato.

Anche questo “piccolo” ostacolo sembra essere risolto. Infatti, Mario quando avrà deciso di andare via, dovrà solo azionare il pulsante che farà partire il farmaco entrando in circolo nel suo organismo. La parte che userà? L’unica in tutto il suo corpo che risponde ai comandi del cervello, il mignolo della mano destra.

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Suicidio Assistito Mario, la decisione della commissione medica: ok al farmaco

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Suicidio assistito Mario, ok al farmaco per la morte (Immagine Rete)

La commissione medica dopo l’iniziale stop dell’Azienda ospedaliera ha ora deciso sul farmaco più idoneo a garantire una morte il più rapida e indolore possibile a Mario.

Sono trascorsi 16 mesi dal giorno in cui Mario aveva chiesto di applicare ciò che aveva stabilito una sentenza della Corte Costituzionale. Oggi, il 43enne potrà decidere quando porre fine alla sua vita.

Quando lo riterrà più giusto, Mario dovrà solo fare richiesta a un medico di reperire e preparare il farmaco. Potrà, così andarsene con tutta la dignità per la quale lui stesso si è tanto battuto in questi mesi.

Mario è dal 2010 che è costretto immobile nel suo letto dal quale scorge solo un lembo di cielo, a breve potrà toccare quel cielo con tutta l’anima e camminarci su, per tutta l’eternità.

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