La crisi in Ucraina è ancora ben presente e così la Russia ha scelto di dare il via ad alcune esercitazioni insieme alla Bielorussia. La tensione è alle stelle.
La Russia continua a seguire la propria linea e dà il via ad esercitazioni militari congiunte insieme alla Bielorussia. I Paesi occidentali avrebbero manifestato grande timore per la strategia messa in campo dal governo di Mosca. La crisi in Ucraina è infatti una situazione piuttosto complessa sulla quale si sarebbe discusso durante l’ultimo incontro fra Emmanuel Macron e Vladimir Putin.
Nel frattempo il ministero della Difesa ha confermato il via delle esercitazioni, chiamate Union Resolve 2022, che potrebbero partire il prossimo 20 febbraio. L’obiettivo è quello di “sopprimere e respingere le aggressioni esterne“, si legge nel comunicato. Intanto le tensioni aumentano, soprattutto dopo quanto deciso dalla Russia: la paura sarebbe quella di un attacco in Ucraina da parte delle milizie armate di Mosca.
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Crisi in Ucraina, la decisione della Russia e le tensioni crescono
Nel frattempo Boris Johnson ha annunciato di dispiegare un migliaio di soldati nel caso dovesse scoppiare una crisi umanitaria. Intanto venerdì 11 febbraio 2022 il premier britannico incontrerà Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ma è in programma anche un altro confronto a Varsavia con il presidente Andrzej Duda e il premier Mateus Morawiecki.
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Intanto Putin chiede garanzie sul divieto per l’Ucraina di aderire alla Nato. Sarebbe proprio questo, infatti, uno dei punti cruciali che avrebbero scatenato la crisi fra la Russia e gli altri Paesi. Lo stesso presidente russo ha comunque elogiato Macron durante l’incontro avvenuto a Mosca, ma le tensioni sono tutt’altro che risolte.