Il leader della Lega Matteo Salvini prova a ricucire lo strappo nel centrodestra. Una mano tesa verso gli alleati e soprattutto nei confronti della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Io sto lavorando perchè il governo tagli le bollette, non so se sarà domani o martedì prossimo. Prima vorrei portare a casa il dl sostanzioso 5, 6, 7, 8 miliardi. Poi chiamo tutti i leader del centrodestra perché i litigi nei territori, dalla Sicilia alla Liguria, non sono una buona immagine. Portiamo a casa il decreto poi chiamo tutti e ci sediamo intorno al tavolo perché divisi non andiamo da nessuna parte“. Cosi il leader della Lega, Matteo Salvini intervistato a “Porta a Porta”.
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Una mano tesa verso gli alleati, in un momento in cui le acque agitate causate dall’elezione del Presidente della Repubblica creano ancora malumore soprattutto nella leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Salvini: “Abbiamo il dovere di presentarci uniti”
Matteo Salvini ospite questa sera, #10febbraio, in collegamento perché costretto in casa per il Covid.
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— Porta a Porta (@RaiPortaaPorta) February 10, 2022
“Abbiamo il dovere di presentarci uniti: gli italiani non si meritano di vedere i litigi di questi ultimi tempi. Da casa sto lavorando per riannodare i fili da Verona e Palermo” ha commentato Salvini da Bruno Vespa. “Io lavoro e sono fiducioso che il mio lavoro di unire il centrodestra abbia successo: mi rifiuto – ha aggiunto Salvini – che si torni a Renzi e Mastella che non c’entrano nulla con noi“.
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Poi tornando sul motivo scatenante la rottura nel centrodestra, la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica il leader della Lega ha spiegato la sua scelta “Meloni ha detto dei no, a Draghi e a Mattarella, noi abbiamo fatto una scelta di responsabilità con i suoi sì. Oggi è il 10 febbraio ed è il giorno della memoria, ma bisogna unire non dividere. In Sicilia si sta litigando ma come Lega abbiamo il ruolo dei pacificatori perché uniti si può vincere”.