Mascherine all’aperto, il Fondatore e Presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Silvio Garattini invita alla prudenza: “Toglierle ora? Un errore, numero di contagi ancora troppo elevato.
Da venerdì 11 febbraio non sarà più obbligatorio indossare le mascherine protettive all’aperto, ma bisognerà portarne una sempre con sé per indossarla in caso di assembramenti. Rimarrà invece l’obbligatorietà di portare la mascherina al chiuso nei luoghi che non siano la propria abitazione privata almeno fino al 31 marzo.
Calma e prudenza, i dati del bollettino quotidiano, con il tasso di positività che continua a scendere, consentono di prevedere nuove aperture ma è doveroso programmare con le giuste tempistiche l’allentamento delle misure adottate fino ad ora.
LEGGI ANCHE >> Omicidio Rosa Alfieri, perché è stata richiesta la perizia psichiatrica
Mascherine all’aperto, Garattini: “Ecco perché è sbagliato toglierle ora”
Via le mascherine all’aperto dall’11 febbraio, dunque, con l’obbligo di tenerle sempre a portata di mano in caso di assembramenti. Una decisione che lascia perplesso il Fondatore e Presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs Silvio Garattini. “Se si diffonde ottimismo, le persone si comportano da ottimiste. E’ un errore, quindi, dire ‘togliamo la mascherina all’aperto’ con un numero di contagi ancora elevato. Teniamola invece, perché così acceleriamo la caduta del numero delle infezioni”, ha spiegato Garattini ad Adnkronos Salute.
LEGGI ANCHE >> Vaccino ai bambini, non solo Meloni: anche Salvini non immunizza la figlia
Il Presidente dell’Istituto Mario Negri ricorda che quest’anno “tenendo la mascherina abbiamo evitato l’influenza“. “A mio parere va tenuta anche all’aperto – aggiunge – fino a quando non avremo un sensibile e importante calo dei contagi. Quando scenderemo a qualche migliaio al giorno si potrà togliere con maggiore serenità. Si doveva aspettare“, conclude.