Il bambino di appena tre anni dovrà essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico per il quale è richiesta una trasfusione ma la richiesta avanzata dai genitori del piccolo ha dell’assurdo: “Per mio figlio solo sangue no vax”. Accolto il ricorso dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna: la trasfusione potrà essere effettuata con sangue di vaccinati.
La famiglia, di origini modenesi, esclude donatori di sangue immunizzati e cerca su Telegram volontari.
Il personale medico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ha chiesto a un giudice tutelare di procedere ugualmente all’operazione e alla Procura dei minori di Bologna di valutare la limitazione della responsabilità genitoriale.
Sarà, dunque un giudice a spostare l’ago della bilancia e a decidere sulla disputa tra l’ospedale Sant’Orsola di Bologna e la famiglia emiliana che si rifiuta di accettare sangue di persone vaccinate contro il Covid per un’operazione delicatissima al cuore del bimbo di appena tre anni.
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Il piccolo dovrà subire un delicato intervento chirurgico al cuore e c’è bisogno del sangue di donatori compatibili. La famiglia modenese però si oppone all’intervento se il donatore in questione è vaccinato contro il coronavirus.
I genitori – evidentemente ignari dei protocolli medici – partono alla ricerca di nuovi volontari su alcune chat di Telegram appositamente frequentate da gruppi di parsone no vax. L’ospedale Sant’Orsola di Bologna, come sottolinea la gazzetta di Modena, spiega che le trasfusioni di sangue devono seguire protocolli rigidi e precisi. La diretta conseguenza? Il caso passa ai giudici.
Come riportato da Repubblica, lo staff medico del Sant’Orsola ha riferito a un giudice del tribunale di Modena la gravità della situazione.
In tutto ciò, si valuta anche l’eventuale limitazione della responsabilità genitoriale sul piccolo. Il Dott. Vincenzo De Angelis – direttore Centro nazionale sangue – ha confermato:
“La richiesta dei genitori è alquanto assurda, priva di alcun fondamento scientifico. La scelta del sangue è legata a determinati criteri di compatibilità e non a capricci. Usare sangue di persone non vaccinate non ha alcun fondamento scientifico perché con la trasfusione non si ‘trasmette’ il vaccino e poi perché il sangue si sceglie per la migliore compatibilità non per amicizia o familiarità.”
La famiglia del bambino di 3 anni affetto da cardiopatia rifiuta trasfusioni di sangue da donatori vaccinati. In queste ore il Giudice tutelare di Modena ha accolto il ricorso dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Lo comunica l’Avvocato Ugo Bertaglia, difensore legale dei genitori del piccolo.
Stando a quanto stabilito dal Giudice non ci sarebbero problemi di sorta a sottoporre il bimbo a trasfusioni di sangue di donatori vaccinati contro il Covid fornito dall’ospedale. Viene di fatto superata l’obiezione della famiglia che per motivi religiosi richiedeva per il figlio solo sangue di persone non vaccinate.
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