Christian Gabriel Natale Hjorth è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Sarà invece un testimone nel processo che vede come imputato il carabiniere che lo aveva bendato in caserma dopo il fermo.
Un procedimento giudiziario con colpi di scena. Così accade che un condannato possa diventare anche un testimone. È quanto sta accadendo nel caso dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, per il quale sono stati condannati all’ergastolo due ragazzi americani, Christian Gabriel Natale Hjorth, e Finnegan Lee Elder.
Hijort, verrà sentito come testimone nel processo che vede imputato, davanti al giudice monocratico, Fabio Manganaro. Si tratta del carabiniere accusato di aver bendato il ragazzo californiano nella caserma di via in Selci all’epoca del fermo.
Omicidio Cerciello, il condannato Hjorth diventa testimone
Per gli avvocati, Roberto De Vita e Valentina Guerrisi, l’accusa è di misura di rigore non consentita dalla legge. Nell’udienza che si è tenuta oggi 8 febbraio 2022 il giudice Alfonso Sabella ha ammesso le prove documentali chieste dalle parti, tra queste anche la posizione di Hjorth come testimone di parte civile nel procedimento.
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Tra le prove anche le foto che ritraggono il ragazzo bendato in caserma, e le chat che vedono indagato anche un altro militare Silvio Pellegrini. Quest’ultimo è accusato di aver scattato le foto e di averle poi diffuse in un gruppo WhatsApp. Ferma la critica dell’avvocato del ragazzo californiano Petrelli, durante l’intervento in aula per l’ammissione delle prove: “Quell’immagine ha fatto il giro del mondo destando scalpore” ha concluso.