Ai microfoni di iNews24 il deputato Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia, che commenta la possibilità che il leader del suo partito Giorgia Meloni guidi il centrodestra alle prossime elezioni. Le sue parole.
Giorgia Meloni guida del centrodestra? Per il deputato Riccardo Zucconi intervistato da iNews24: “Dipende molto anche dalla modifica della legge elettorale“. Il discorso si sposta poi, inevitabilmente, alla frattura del centrodestra tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini dopo la rielezione di Sergio Mattarella. La leader di Fdi ha parlato di una difficoltà della coalizione in Parlamento, e Zucconi racconta cosa sta succedendo.
“Abbiamo a che fare ogni giorno con un Parlamento che rinvia i provvedimenti all’ordine del giorno. Oggi ad esempio, è stato rimandato quello dei sostegni alle attività produttive, e ancora un altro inerente agli investimenti per progetti di rigenerazione urbana, e alla produzione agricola. Questa è l’immagine di un governo bloccato e noi siamo l’unico partito all’opposizione e poca possibilità di incidere. Questo crea fibrillazione nel centrodestra” racconta.
Centrodestra, Zucconi (Fdi) a iNews24: le prossime elezioni per Giorgia Meloni
Fratelli d’Italia potrebbe vincere le prossime elezioni con Giorgia Meloni alla guida del centrodestra? Una domanda che in molti si pongono e che iNews24 ha girato a Zucconi. “I sondaggi stanno rilevando un grande consenso, frutto di una politica coerente. Ma è prematuro parlare adesso di elezioni. Dipenderà molto anche dalla modifica della legge elettorale, che non vorremmo si rilevasse un’ulteriore trappola per il centrodestra e per i cittadini”.
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E in ultimo, come sono i rapporti tra Fratelli d’Italia e Forza italia. “FdI è all’opposizione di un Governo sul quale noi siamo critici per com’è nato, per come non è rappresentativo della volontà degli elettori e per come non porta avanti temi quali il Pnrr, e una linea politica nazionale sull’energia che sta mettendo in ginocchio cittadini e aziende. –racconta critico Zucconi – Stiamo assistendo all’immobilismo di un “governo Arlecchino” al cui interno è difficile decidere perché ognuno dice una cosa diversa”.
