Studenti in piazza a Roma e in diverse altre città d’Italia. Proteste contro alternanza scuola-lavoro, il ritorno delle prove scritte alla maturità e discriminazione dei non vaccinati.
“Se non cambierà, lotta dura sarà”. Migliaia di studenti sono scesi in piazza a Roma e in diverse altre città italiane. Almeno cinquemila quelli che questa mattina nella Capitale si sono messi in marcia dalla Piramide in direzione Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere. Un fiume di ragazzi in protesta contro l’alternanza scuola-lavoro, la decisione di reintrodurre le prove scritte alla maturità e la discriminazione dei non vaccinati.
“Chiediamo un passo indietro sulla maturità. Di essere convocati e ascoltati sulla possibilità che entri in vigore un colloquio orale, su una tesina costruita da studenti e docenti”, ha spiegato ad Adnkronos il coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi Luca Iannello. Le prove scritte all’esame di Stato non sono le uniche questioni messe sul tavolo: “Chiediamo un tavolo per abolire il percorso attuale scuola-lavoro da ricostruire da zero perché l’alternanza in vigore è una modalità fatta ‘tanto per’, ormai irrecuperabile – prosegue Ianniello – E siamo in piazza per dire no alla discriminazione dei non vaccinati, alla divisione messa in atto tra noi studenti”, conclude.
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Non solo Roma, stamattina migliaia di giovani hanno organizzato presìdi e cortei a Milano, a Palermo, Genova, Bari, Firenze, Perugia, Verona, Padova, Varese, Lodi, Agrigento, Taranto, Venezia, Latina, Pisa e Modena. Nuova manifestazione anche a Torino, dopo la morte di Lorenzo Parelli, il 18enne morto a Udine durante l’ultimo giorno di stage per l’alternanza scuola lavoro. Presenti anche gli osservatori di Amnesty International per verificare il rispetto del diritto di manifestare in piazza.
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“Siamo determinati a ricordare che di lavoro e scuola non si muore. Siamo in piazza per Lorenzo (Parelli, ndr). Vogliamo diritti, non le scuole azienda. Le manganellate della scorsa settimana non ci hanno scoraggiato e oggi siamo tornati in piazza”, ha spiegato il dirigente nazionale del Fronte Gioventù Comunista Simone Vial.
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A una settimana dalle tensioni con le Forze dell’Ordine gli studenti torinesi tornano in piazza, un corteo di circa un migliaio di giovani ha raggiunto la sede dell’Unione industriali. Fumogeni accesi e lancio di uova contro gli agenti in tenuta anti sommossa. Imbrattata la facciata della sede dell’associazione territoriale Confindustria e affissi volantini che mostrano il volto di Mario Draghi ricoperto di vernice rossa.
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