Enrico Letta è sicuro: servono azioni concrete per attuare le sollecitazioni espresse dal Presidente Mattarella. Il Segretario Pd: “Parole straordinarie. Se rimanessero lettera morta la politica tutta perderebbe forza”.
Da ieri è ufficialmente iniziato il Mattarella bis al Quirinale, con il giuramento e il discorso in Parlamento come Presidente della Repubblica al suo secondo mandato. Parole importanti che lasciano ben sperare in vista dei prossimi sette anni che vedranno la politica italiana impegnata nella ricostruzione di un tessuto sociale sfilacciato da oltre 24 mesi di pandemia. “Dopo ieri come Parlamento e come partiti e forze politiche, ci giochiamo la credibilità in base al modo attraverso il quale daremo seguito agli impegni contenuti nel discorso del Presidente Mattarella. Li abbiamo applauditi con scroscianti e ripetute ovazioni”, ha spiegato Enrico Letta.
Il Segretario Pd ha invitato i partiti a fare squadra per il bene del Paese, lasciando momentaneamente da parte le divergenze ideologiche, nel tentativo di mettere in pratica i propositi messi sul tavolo dal Presidente Mattarella: “Se rimanessero lettera morta, la politica tutta perderebbe forza. Soprattutto meriterebbe il biasimo che spesso e da tempo serpeggia nella nostra società”, ammette. “Il mio appello è – prosegue – troviamoci a discutere rapidamente dello strumento parlamentare più idoneo. E decidiamo insieme le forme concrete con cui, nell’ultimo anno di legislatura, si può davvero dare attuazione alle sollecitazioni espresse in quello straordinario discorso“, conclude.
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La proposta di Enrico Letta ai partiti: “Incontriamoci per attuare discorso di Mattarella”
“Questa mattina le capogruppo del Pd alla Camera e al Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, hanno scritto una lettera ai Presidenti delle Camere, avanzando la proposta di una specifica sessione di dibattito parlamentare sul seguito da dare al discorso con il quale ieri il Presidente della Repubblica ha accettato il suo secondo mandato”. Lo rende noto il Partito Democratico precisando che molti dei contenuti proposti da Sergio Mattarella necessitano di un attivo ruolo riformatore da parte delle Camere.
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Un ultimo anno di legislatura da rendere proficuo, all’insegna di una leale collaborazione tra i partiti: “Avanziamo questa proposta con lo spirito più aperto e costruttivo. Siamo esigenti. E siamo convinti che lo saranno tutte le altre forze politiche. Non lasciamo che il seguito di quel discorso siano solo gli applausi, sia pure scroscianti. Trasformiamoli in atti concreti e in una rapida e fattiva reazione del Parlamento“, concludono Serracchiani e Malpezzi.