Checco Zalone “stronca” Pio e Amedeo. L’esibizione del cantautore e regista al Festival di Sanremo ha acceso il confronto tra gli artisti.
Checco Zalone ha sorpreso la platea dell’Ariston con il suo umorismo dissacrante. Sul palco del Festival di Sanremo, Luca Medici ha dato fondo a tutto – con un compenso come quello che si è assicurato per una serata – non poteva essere diversamente. Dalle canzoni alle parodie passando per la satira: non ha accontentato tutti, ma ha risparmiato nessuno. Virologi, cantanti, omofobi.
Tutti sotto l’attacco sferzante della satira. Una comicità dissacrante fatta non solo di monologhi: vero e proprio esercizio di stile, quasi come fosse jazz. Luca Medici, in questo, è molto esperto conoscendo certe dinamiche (musicali e non) a memoria.
Checco Zalone “stronca” Pio e Amedeo: l’esibizione all’Ariston fa scattare il confronto
Checco Zalone è un alter ego: è l’italiano medio alla Maccio Capatonda che piace perchè dà sfogo agli istinti più nascosti di ciascuno. La presa in giro sulle “vallette sceme che portano i fiori”, la comunità LGBTQ che “Amadeus non capisce perchè pensa che sia il televisore”. Tutti espedienti che dipingono un certo modus vivendi italico che Zalone incarna e Medici – attraverso questa maschera – ridicolizza. L’hanno capito tutti, o quasi. Essendo, poi, l’artista pugliese è scattato – immediatamente – il paragone con Pio e Amedeo.
Anche loro pugliesi ma con un repertorio comico diverso: la loro irriverenza (che un tempo piaceva) ora viene vista come volgare e inadeguata. Questo perchè, forse, è passato il messaggio che Pio e Amedeo non incarnino una maschera bensì sono saliti su un pulpito in prima serata dopo aver finto di essere “scrocconi” per anni. Quando ti togli la maschera – cosa che Zalone si guarda bene dal fare – questi sono i rischi del mestiere. I paragoni scattano (anche se un po’ forzati) e il Web non perdona.
Al momento non c’è gara: Zalone batte Pio e Amedeo per reazioni, successo e commenti. Anche la critica è dalla sua. Il duo comico pugliese, invece, ha incassato quasi sempre pareri negativi dagli analisti televisivi e non solo.
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La coppia artistica si è buttata sul cinema con il film “Belli Ciao” – per la regia di Gennaro Nunziante che ha diretto anche Checco Zalone – ma sembra essere un altro esperimento poco riuscito. Luca Medici, suo malgrado, ha dato il colpo di grazia ai colleghi che pure erano stati all’Ariston qualche anno prima: Sanremo come Waterloo. E forse non c’è tempo per la risalita.