L’autista 49enne di origini senegalesi che nel marzo del 2019 sequestrò il bus con a bordo 50 studenti delle medie Vailati di Crema, 2 insegnanti, Alessandro Cadei e Giacomo Andrico, e la bidella Tiziana Magarini. Ora la condanna definitiva…
E’ arrivato al capitolo finale il procedimento nei confronti di Ousseynou Sy. L’autista 49enne di origini senegalesi nel marzo del 2019 sequestrò il bus con a bordo 50 studenti delle medie Vailati di Crema. Con loro c’erano anche 2 insegnanti, Alessandro Cadei e Giacomo Andrico, e la bidella Tiziana Magarini.
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La Corte di Cassazione di Cassazione ha confermato la condanna a 19 anni di reclusione per l’autista dello scuolabus di Autoguidovie di 49 anni che nel marzo del 2019 ha dirottato uno scuolabus con a bordo due classi della scuola media Vailati di Crema. A dirlo a LaPresse è l’avvocato Giovanni Garbagnati, che assiste Sy. L’uomo, di origine senegalese ma da molti anni cittadino italiano, deve rispondere di attentato sequestro di persona, con finalità di terrorismo, e incendio.
Sy e la sua “azione dimostrativa” per i migranti morti nel Mediterraneo
Dopo aver preso il controllo del mezzo, legato i ragazzi e i docenti e sigillato le porte, Sy aveva cosparso i sedili di benzina. Era intenzionato a raggiungere la pista dell’aeroporto di Linate per fare “un atto dimostrativo” per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulle troppe morti di migranti nel Mediterraneo, come aveva spiegato in un video registrato prima del blitz. Posizione che aveva ribadito davanti ai pm milanesi dopo l’arresto.
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I ragazzi, però, erano riusciti a dare l’allarme e i carabinieri avevano messo in salvo le due classi, due insegnanti, una bidella e lo stesso Sy, bloccando l’autobus alle porte di Milano.
Nel corso dell’udienza di oggi, il Pg della Casaszione aveva chiesto di ritoccare la condanna per Sy, portandola da 19 a 17 anni e 6 mesi, non ravvisando il dolo di attentato. Istanza che i giudici hanno respinto.