Achille Lauro ha diviso la platea di Sanremo con la sua esibizione, ma l’artista ha una fama internazionale grazie alle sue passioni.
Achille Lauro è l’outsider di questo 72esimo Festival di Sanremo. Tra i cantanti in gara è quello più eclettico, anche se la canzone non ha convinto molto la sala stampa. I giornalisti hanno storto il naso sul brano proposto che sembra – a detta di alcuni – una “fotocopia di Rolls Royce”.
Giudizi musicali a parte, l’artista ha diviso la platea con la sua performance (la prima della nuova edizione) sul palco dell’Ariston: si è presentato nudo, per la gioia dei fantasanremesi e degli estimatori, munito solo di pantaloni di pelle, e ha fatto una specie di battesimo alla fine dell’esibizione. Critiche e apprezzamenti arrivati a valanga: sicuramente un inizio con il botto, tanto da scomodare anche “L’Osservatore Romano” e qualche leader politico.
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Achille Lauro non solo musica: le passioni del celebre artista
Lauro non è mai stato solo una questione privata. L’artista pubblicamente è una cosa, privatamente è un’altra: si trasforma. Chi lo conosce bene sa che è molto garbato e disponibile, questo è quello che arriva dalle testimonianze di chi lo ha intervistato o ha avuto a che fare con lui per questioni produttive e di lavoro. Una personalità completamente in divenire che fa della riflessione, profondità e irriverenza dei vessilli da ostentare in modo corretto ma originale.
È stato accostato a Renato Zero per la passione e l’esperienza nello scegliere il vestiario: vero e proprio impianto di ogni numero. I costumi accompagnano le esibizioni come parte integrante della performance. Lauro è molto di più di un appassionato: è lo “stilista” di sé stesso. Fa ammattire il Direttore Creativo Piccioli, ma solo per arrivare a esperienze metasensoriali sul palco: non semplici provocazioni. Veri e propri messaggi cifrati attraverso il look.
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L’altra passione di Achille Lauro sono le moto: Triumph, Harley, Ducati. Le ama tutte e gli esperti affermano che ha una scuderia di tutto rispetto. Lauro viene dalla povertà e con il successo si è tolto qualche piccola grande soddisfazione: avere delle moto customizzate è la prima. “Adesso scelgo cosa fare, dove e con chi dormire – ha ribadito – ma non dimentico i tempi quando dormivamo in gruppo dentro una cameretta perchè mia madre non poteva permettersi un affitto all’altezza. Ho sgomitato per arrivare dove sono, ora è cambiato tutto, ma il successo è sempre labile”. Un uomo in sella, ma con la testa sulle spalle.