Incidente Pordenone, parla l’imprenditore che ha ucciso Sara Rizzotto e Jessica Fragasso: “Mi sono distratto un attimo, poi lo schianto”. Positivo all’alcoltest: “Ho bevuto quando sono tornato a casa”.
Ha travolto alla guida del suo Suv l’auto in cui viaggiavano Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, lungo l’autostrada A28, all’altezza del comune di Chions (Pordenone). Mentre le due cugine morivano, lui fuggiva. Ora Dimitre Traykov, 61 anni, di origine bulgara, è rinchiuso nel carcere di Udine. “Mi sono distratto solo per un attimo, per raccogliere una cosa dall’abitacolo dell’auto”, avrebbe spiegato l’uomo a chi è riuscito ad avvicinarlo dopo l’incidente.
Dopo l’impatto tra i veicoli Traykov è uscito dall’abitacolo del suo Suv, poche centinaia di metri percorsi a piedi per trovare un pertugio in una recinzione e fuggire. Rintracciato dopo un paio d’ore, è stato raggiunto dalla Polizia nella sua abitazione. Era ubriaco fradicio. “Ero completamente sotto shock. E quando sono arrivato a casa ho bevuto degli alcolici“, avrebbe tentato di giustificarsi il bulgaro.
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Incidente Pordenone, Traykov già condannato per guida in stato di ebbrezza
Dimitre Traykov è al momento in carcere, in stato di fermo, per omicidio stradale aggravato dalla fuga e dalla guida in stato di ebbrezza. Ultima accusa negata dal bulgaro che sostiene di aver bevuto alcolici in stato di shock solo dopo essere rincasato. Per questo motivo gli inquirenti hanno incaricato un medico legale di stabilire se il conducente si fosse messo alla guida del suo Suv già ubriaco. Altro punto della vicenda da chiarire: il 61enne imprenditore abita a circa 10 kilometri dal luogo in cui si è verificato l’incidente in cui hanno perso la vita Sara Rizzotto e Jessica Fragasso.
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Secondo gli agenti della Polstrada è verosimile che Traykov sia tornato a casa accompagnato da qualcuno. Per questo gli sono stati sequestrati i telefoni cellulari, nelle prossime ore verranno studiati i tabulati per risalire agli ultimi contatti avuti dal bulgaro. Se dovesse essere confermato l’aiuto esterno, l’eventuale complice rischia una denuncia per favoreggiamento. Intanto il Procuratore di Pordenone Raffaele Tito rivela dettagli inquietanti sul passato di Traykov: “Ha già tre condanne definitive, di cui una per guida in stato di ebbrezza. Pertanto, in caso di condanna, non potrà in nessun caso beneficiare della sospensione condizionale della pena“, conclude.