Omicidio Paolo Moroni, oggi l’autopsia sul cadavere dell’ingegnere italiano. Al via martedì il processo al presunto assassino. Parla il fratello: “Accoltellato per pochi euro”.
In queste ore la Polizia olandese sta interrogando il 38enne marocchino originario di Rotterdam fermato domenica con l’accusa di aver ucciso a coltellate Paolo Moroni, l’ingegnere informatico nato ad Allumiere, in provincia di Roma, ritrovato morto giovedì sera nel suo appartamento di Amsterdam. Oggi, 31 gennaio, verrà eseguita l’autopsia sul cadavere, martedì inizierà il processo del presunto killer davanti al Giudice istruttore di Amsterdam.
L’ingegnere e il suo assassino si conoscevano da poco tempo. Secondo le prime ricostruzioni Moroni avrebbe invitato il marocchino a casa sua e a causa di un tentativo di furto si sarebbe innescato un litigio conclusosi con l’omicidio del 43enne italiano.
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Omicidio Paolo Moroni, il fratello: “Aveva solo i soldi nel portafoglio e il cellulare”
Cesare Moroni, fratello della vittima, martedì sarà ad Amsterdam per parlare con gli inquirenti. “L’unica cosa che mi conforta – spiega – è che abbiano trovato il responsabile. Come si fa a uccidere un uomo come lui, un lavoratore, uno studente modello. Che poi la casa la stava ancora finendo di arredare, non aveva neppure il letto. Non c’erano oggetti di valore. Aveva solo i soldi nel portafogli e il cellulare“, sottolinea.
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Paolo Moroni, precisa il fratello, “non aveva mai parlato di quell’uomo. Non so chi sia”, ammette ai microfoni de la Repubblica. Intanto, dopo tre giorni di indagini, gli inquirenti sono riusciti a identificare il presunto assassino. Ora si attende il processo.
