Enrico Letta parla dopo l’incontro dei capigruppo con il presidente Sergio Mattarella: il commento del segretario del Pd per l’elezione al Quirinale.
Il segretario del Partito Democratico ha parlato durante una conferenza stampa convocata poco dopo l’incontro che i capigruppo hanno tenuto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il suo primo mandato dovrebbe concludersi ufficialmente il prossimo 3 febbraio, da qui la decisione di accelerare le misure. Enrico Letta ha parlato di quanto sta accadendo e dei risvolti avvenuti in queste giorni durante i quali è accaduto tutto e il contrario di tutto.
LEGGI ANCHE >> Ucraina, Biden annuncia: “L’invio delle truppe è imminente”
Alla fine si è scelto invece di procedere con la richiesta a Mattarella di chiudere la diatriba politica. I vari rappresentanti di Pd, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Liberi e Uguali, Lega e Forza Italia si sono recati presso il Quirinale per parlare con Mattarella e chiedergli un secondo settennato vista l’indecisione e la confusione totale. All’evento hanno anche partecipato i presidenti delle Regioni.
Quirinale, Enrico Letta parla di Mattarella
Il segretario del Pd ha come prima cosa voluto ringraziare Sergio Mattarella. “Scelta di generosità del Paese che è fondamentale, credo sia una bella giornata per l’Italia. Credo che non si siano risolti i problemi della politica italiana, semmai è consapevole di ciò che sta accadendo: dovrà provare a risolverli“, commenta Letta. Il segretario del Partito Democratico disegna una geografia politica modificata dopo quanto accaduto in questi giorni.
LEGGI ANCHE >> Usa, “Bomb Cyclone” in arrivo: allerta per 75 milioni di americani
Letta chiede di stabilire delle nuove regole per la politica nazionale. “Ritengono utile la necessità di limitare il più possibile quello che nelle ultime legislature è stato il trasformismo parlamentare. Bisogna lavorare in situazioni chiare ed evitando di peggiorare le cose. Dobbiamo rispettare gli articoli della Costituzione, ma ciò non vuol dire che le regole debbano incitare il cambio di casacca rispetto al mantenimento del partito con il quale si è stati eletti“, ha dichiarato il segretario del Partito Democratico.
