Dybala cambia procuratore, la novità si sa da qualche mese. Ora, però, arriva anche l’ok dal CONI: potrà esercitare in Italia. Cosa cambia.
Che Paulo Dybala non ami le cose in sospeso si era capito qualche partita fa, quando dopo aver segnato al posto dei soliti sorrisi ha dedicato musi lunghi e occhiatacce a chi era in tribuna: cercava un amico, forse per trovare un tesoro. Ovvero quel contratto con la Juventus che ancora non è stato firmato.
Il motivo iniziale era la procura: la Joya ha cambiato manager, si è affidato a una vecchia conoscenza. Amico di famiglia, perchè prima non si fidava troppo. Adesso – cioè da qualche mese – c’è Jorge Antun. L’uomo, però, non poteva esercitare ufficialmente. Non in Italia. Serviva il lasciapassare del CONI, un iter burocratico che vale per tutti. La procedura, ora, è risolta: Antun, a tutti gli effetti, è il procuratore di Dybala.
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Niente sospesi, appunto. Siccome l’argentino è l’unico assistito a libro paga, una volta arrivata l’autorizzazione si sarebbe messo subito all’opera per capire cosa sta succedendo sotto la Mole: accordo su tutto, a livello verbale. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo Vlahovic e i rapporti intricati con la società.
Come ha detto l’Amministratore Delegato Arrivabene: “Dybala non è una priorità, ne parleremo a Febbraio”. Il dirigente bianconero l’ha ribadito a Dicembre, ora Febbraio è arrivato ma sembra esserci anche il gelo che non c’era prima. Sciogliere – diciamo così – l’impasse non sarà facile. Dybala non si sente al centro del progetto, dopo l’arrivo dell’attaccante serbo dalla Fiorentina – in effetti – non lo è.
Non si tratta solo di tecnica, ma proprio di investimento: un affare da 67 milioni di euro, che può arrivare a 72, come quello di Vlahovic significa un’inversione di rotta. Vuol dire scegliere bene su chi puntare. Anche per questo Dybala vuole capire qual è il suo posto e intende farlo in fretta.
Dall’altra parte Marotta – Amministratore Delegato dell’Inter – e Guardiola fremono. Sia il dirigente dell’Inter che l’allenatore del City sperano in una rottura fra la Joya e i bianconeri per poter sferrare l’affondo. L’ex Barcellona l’ha detto chiaro ai vertici dei Citizen: “Lui e basta”. Solo Dybala. Questa sì che è una priorità, dal punto di vista di qualcuno che non ama i sospesi – tanto da cambiare procuratore in corsa – vuol dire tanto. Anzi, tutto. Può essere che non sia abbastanza per la Juve.
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