Juventus, l’arrivo di Vlahovic ridisegna le priorità societarie: perchè il serbo può chiudere le porte della Continassa a Dybala.
Dusan Vlahovic cambia tutto. Il serbo arriva in bianconero – la firma ormai è questione di ore – e sconvolge gli equilibri della società: lo scossone che serviva per ridisegnare le priorità. In mezzo alla felicità dei tifosi, la disperazione di altri, c’è una domanda che riecheggia: come fa la Juve a permettersi un giocatore così? 67 milioni più bonus non sono pochi, ma possono diventare il lasciapassare per la tranquillità e i risultati c’entrano in parte. L’acquisto di Vlahovic, a tutti gli effetti, è un “atto dimostrativo”.
Non solo agli occhi dei tifosi – che già vedevano la Vecchia Signora rassegnarsi a un destino da comprimaria – ma anche rispetto a tutti quegli investitori che devono capire su chi scommettere. Questo Arrivabene – nuovo Amministratore Delegato bianconero – l’ha capito prima degli altri. Ecco perchè reinvestire una parte di quell’aumento di capitale garantito (700 milioni di ricapitalizzazione in due tranche: una da 400 e l’altra da 300) nell’ingaggio del serbo è il miglior modo possibile per ripartire.
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Il prezzo di questa accelerata sarà la cessione di alcuni obiettivi importanti: alla Juve è iniziato un nuovo corso, quello che prevede investimenti di peso, ma senza sconti. In tutti i sensi. Meritare la maglia bianconera significa sudarsela, tradotto in termini finanziari: quelli che non hanno reso come avrebbero dovuto saranno ceduti senza appello. Così si spiega anche il ritardo nella risoluzione della questione Dybala: senza contare che la società non avrebbe gradito alcune prese di posizione dell’argentino.
Qualche sguardo di troppo per prestazioni che arrivano a singhiozzo. Almeno non al punto da garantire un altro investimento. Sul punto di partire, dunque, oltre all’ex Palermo, ci sarebbero anche Alvaro Morata, Ramsey, Rabiot, Artur e Betancur. Da aggiungere a un’altra serie di giocatori in scadenza come Bernardeschi, Cuadrado, De Sciglio e Perin. Tagliando gli esuberi, è possibile arrivare a un 15-20% in più rispetto al monte ingaggi. Capitale che, naturalmente, andrà reinvestito dopo l’approdo in Champions (non sono ammessi errori) che porterà altri 70-80 milioni di euro. Praticamente il costo di Vlahovic.
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