GFVip, Alfonso Signorini si prende la propria rivincita. Dopo il voto al Quirinale, che ha fatto discutere e sorridere, domina lo Share.
GFVip, colpo di coda di Alfonso Signorini che risponde con i fatti dopo le polemiche delle ultime settimane. A dir la verità i detrattori del reality ci sono da molto più tempo, ma stavolta dovranno nuovamente ricredersi: la figura del giornalista conduttore non sempre è amata dal pubblico, basta dare uno sguardo alle tendenze di Twitter per capire la situazione. Tira una brutta aria che, tutto sommato, si è fatta tollerabile. A poco a poco è diventata, addirittura, profumo: le frasi choc e le litigate con Sonia Bruganelli sono, ormai, archiviate. Conta il presente.
Qui e ora, un hic et nunc che vorrebbe addirittura il giornalista al Quirinale: si tratta di un voto dispersivo, ma comunque c’è chi ha fatto il suo nome nel corso della prima votazione per la successione di Mattarella al Colle. Inutile sottolineare la reazione del presentatore che, durante la trasmissione, sottolinea come sia stato possibile arrivare a una conclusione simile.
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GFVip, Alfonso Signorini al Colle: la votazione lascia di stucco, ma porta bene
Auspicio surreale che, però, ha portato bene al programma che sbaraglia la concorrenza con il 28% di Share battendo “Non mi lasciare” su Raiuno. Una vittoria che Signorini si prende ulteriormente, accettando di buon grado le scuse – per così dire – da parte di chi definiva la trasmissione “bollita”.
Si può discutere sulle dinamiche e sulla resa di certe situazioni, come la querelle Duran-Belli e la frapposizione di Soleil Sorge, ma i meccanismi nella casa funzionano. Persino la “cacciata” di Belli dallo studio nella scorsa puntata ha sortito l’effetto sperato: gran parte degli italiani incollati davanti alla tv.
MA CHI È STATO pic.twitter.com/Kt8N7SlXIt
— Trash Italiano (@trash_italiano) January 24, 2022
Quello per cui questo programma è nato: attirare ascoltatori. Denominatore comune in un momento storico complicato, ecco perchè forse viene facile istituzionalizzare persino uno come Signorini. Il quale, però, è ben lieto di prendersi altri tipi di responsabilità.
