La deputata no vax Cunial è stata respinta al al seggio del Quirinale. Scende in campo il suo legale che chiede l’annullamento del voto.
Nella concitata giornata di votazioni al Quirinale per l’elezione del Presidente della Repubblica succede anche che, ad uno dei parlamentare venga rifiutato di votare. Il motivo? Si tratta di una no vax. Tra le draconiane misure per non fare entrare il Covid nelle votazioni c’è anche questo.
“Sara Cunial, la mia assistita -tuona Edoardo Polacco l’avvocato della donna – è l’unico parlamentare della Repubblica italiana a cui viene impedito di votare. In questo momento sta chiedendo i dati di chi le impedisce di votare, ai fini di presentare querela. Ha già preannunciato che nel caso non la facessero votare chiederà l’annullamento dell’elezione del Presidente della Repubblica per ‘votazione imperfetta‘”.
Quirinale, deputata no vax respinta: niente voto senza Green Pass
L’Avvocato Polacco continua senza mezze misure: “Le hanno impedito di votare nel parcheggio di via della Missione perché non ha il Green Pass e sta bene, mentre i parlamentari che sono senza Green Pass e stanno male, possono votare. Una ‘leggera’ differenziazione non giuridica“.
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Un incidente di percorso che crea scompiglio in un momento politico molto delicato. Alle parole del suo legale, si uniscono anche quella della deputata: “Un documento burocratico-amministrativo come il Green Pass non si può subordinare al diritto di votare per il Presidente della Repubblica. Qualcuno si assumerà la responsabilità di dire che io non posso entrare, siamo pronti a invalidare l’elezione“. La deputata non potendo mostrare il documento che attesta la sua vaccinazione, o la guarigione dalla malattia, non è stata ammessa nemmeno al seggio Covid, approntato per i positivi o per chi è in quarantena.