Erano tutte senza patente le vittime dell’incidente di sabato a Rezzato. L’auto era stata prestata da un amico. Continuano le indagini
Emergono inquietanti novità sull’incidente di Rezzato di sabato, dove sono morti alcuni giovani. I ragazzi, dopo avere trascorso il pomeriggio insieme, sono saliti sul mezzo per raggiungere Brescia e, nel corso del viaggio, hanno impattato con un pullman, che non ha potuto fare a meno di schivarli. Si è scoperto in queste ore che tutti i cinque ospiti dell’auto, guidatore compreso, erano senza patente.
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A guidare l’auto era Salah Natiq, 22 anni, che aveva ricevuto l’auto in prestito da un amico, che li seguiva su un altro mezzo, arrivato sul luogo dell’incidente pochi minuti dopo la tragedia, disperato per avere trovato tutti e cinque i corpi dei suoi amici lungo la strada, sbalzati dall’abitacolo.
A confermare che Salah non aveva la patente è stato il padre del giovane. Nell’auto c’erano anche: il cugino del guidatore Imad Natiq, Imad El Harram, Dennis Guerra e Irene Sala, 17 anni, unica minorenne.
La dinamica dell’incidente e la giornata delle vittime
Erano tutti diretti verso Brescia, dopo essere stati il pomeriggio a Sabbio Chiese, dove avevano fatto merenda insieme. Poi il viaggio fatale. La dinamica dell’incidente appare talmente chiara che il pubblico ministero Antonio Bassolino non ha chiesto l’autopsia.
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L’auto, guidata da Salah sarebbe andata nella corsia opposta, a velocità elevata, ritrovandosi il muso di ferro e acciaio del pullman, guidato da un autista d 58 anni, per fortuna rimasto illeso e che al momento risulta senza alcuna colpa. L’uomo è comunque sotto shock in ospedale.
L’unico testimone che potrebbe aiutare, resta a questo punto chi ha prestato l’auto ai ragazzi, che però, sostiene, di non avere visto l’incidente. I corpi di Salah e Imad Natiq saranno trasportati in Marocco, dove erano nati.