Ieri la tragedia del 18enne Perelli in Friuli, oggi altre due morti bianche. La prima vicino Roma dove un 64enne è deceduto precipitando dall’altezza di cinque metri, la seconda nel torinese. A perdere la vita un 65enne in un’azienda di stampaggio.
Continua l’interminabile serie di morti sul lavoro. Solo questa mattina sono due le vittime che vanno ad allungare una la lunga lista delle morti bianche. Nemmeno 24 ore fa la scomparsa atroce del 18enne Lorenzo Parelli. Oggi un operaio 64enne è morto in un capannone di Pomezia in località Santa Procula, vicino Roma, precipitando dall’altezza di cinque metri e morendo sul colpo.
L’uomo si trovava sul tetto di una cella frigorifera per sistemare alcuni cavi elettrici, quando per cause ancora da accertare, ha perso l’equilibrio ed è precipitato. Sul posto sono intervenuti subito i carabinieri di Pomezia e il personale del servizio di prevenzione sicurezza ambienti di lavoro dell’Asl, che purtroppo hanno solo potuto costatare la morte dell’uomo.
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Morti sul lavoro, due vittime: indagini in corso
Altra tragedia nel torinese. Un operaio 65enne è morto alla Silca di Busano, storica azienda di stampaggio di via Rivara. Stava lavorando ad una sabbiatrice ed è deceduto a seguito di un incidente. Sul posto i Vigili del Fuoco che devono ancora chiarire la dinamica dell’incidente. A dare l’allarme alcuni colleghi.
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Due decessi, uno stillicidio ormai giornaliero. Ieri un giovane di appena 18 anni è morto nell’ultimo giorno di stage in fabbrica. Da più parti si chiedono provvedimenti certi per la sicurezza sul posto di lavoro, per quella che può essere definita una vera e propria strage quotidiana.