Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino con i dati Covid in Italia oggi 22 gennaio 2022. Il punto sui nuovi casi di contagio, le terapie intensive, i decessi e il tasso di positività. L’aggiornamento.
Gli effetti della variante Omicron e Delta, la curva del contagio Covid in Italia è in discesa. Come ogni giorno il Ministero della Salute aggiorna i dati della pandemia nel nostro Paese. Oggi nel nostro Paese ci sono 171.263 i nuovi casi, ieri 179.106. Leggermente in discesa il doloroso conto dei decessi 333, ieri erano stati 373. Sono 1.043.649 i tamponi molecolari e antigenici processati nelle ultime 24 ore, ieri 1.117.553. Il tasso di positività si attesta al 16,4%, più o meno resta stabile. Negli ospedali ci sono 1.676 pazienti in intensiva, 31 in meno tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 121. Nei reparti ordinari 19.442 persone, 43 in meno rispetto a 24 ore fa.
Oggi l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il repost settimanale che calcola il monitoraggio degli ultimi sette giorni all’epidemia. Tra i dati emerge che cis sono oltre 108mila reinfezioni in quasi 5 mesi, ovvero il 2,7% sul totale. Secondo ISS il rischio di morte per i no vax è 33 volte superiore ai pazienti vaccinati: 52,9 ogni 100mila. Diversamente per chi ha fatto la terza dose 1,6. Nei numeri anche degli ultimi sette giorni anche l’andamento del virus tra i giovani e nelle scuole. Riscontrato il 13% di casi in età scolare nei bambini sotto i 5 anni. Il 38% tra i 5 e gli 11 anni. Il 48% nella fascia 12-19 anni. Mentre rallenta il tasso di incidenza negli adolescenti tra i 12 e 19 anni, aumenta di contro per 100.000 abitanti nella fascia dei più piccoli tra 5-11 anni e nei bimbi sotto i 5 anni.
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Sarà una sperimentazione tutta emiliana tra la Reumatologia e il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria modenese e il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Universita’ di Modena e Reggio Emilia. Si tratta di un programma ribattezzato ‘Vector’ che sarà in grado di riconoscere le polmoniti interstiziali soprattutto nei pazienti in isolamento domiciliare. Della nuova strada scientifica ne ha parlato la rivista specifica Computers in Biology. La strada è lunga ma le premesse infondono ottimismo tra gli esperti. Una volta testato e validato lo strumento permetterà di individuare un’eventuale polmonite e inviare quindi i pazienti che ne hanno bisogno in tempo utile al Pronto soccorso.
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