Ai microfoni di iNews24.it Elio Vito (Fi) non risparmia le critiche al centrosinistra sulla corsa al Quirinale. Per lui la sinistra non ha una figura di riferimento come Presidente.
Sono chiare le parole di Elio Vito, deputato di Forza Italia, ai microfoni di iNews24.it, che lo ha intervistato per capire cosa succederà per le elezioni del Presidente della Repubblica. “Oltre a dire che Silvio Berlusconi è una figura divisiva, mi pare che nel centrosinistra non ci sia alcuna consapevolezza. È troppo facile convocare un vertice per dire che serve un nome autorevole. Questo lo sappiano tutti”
Sulla candidatura di Berlusconi, seppur certo, ammette però di aspettare il comunicato ufficiale prima di sbilanciarsi. “Io sono rimasto al comunicato della settimana scorsa, fatto dai leader del centrodestra. Finché non ce ne sarà un altro ufficiale di Silvio Berlusconi, mi atterrò a quello. Le votazioni inizieranno lunedì, ma è evidente che l’esito sarà infruttuoso e ci vorrà altro tempo”.
Quirinale, Elio Vito (Fi) a iNews 24.it: candidatura di Berlusconi è il riconoscimento della sua leadership
Seppur ammettendo che Forza Italia negli ultimi tempi non ha avuto un ruolo principale nella destra unita, sottolineando però che questo è dovuto al fatto di non voler contrastare le altre due forze della coalizione, Lega al governo, e Forza Italia all’opposizione. Ma non ha dubbi sul perché il nome del Cavaliere sarebbe quello giusto: “La candidatura di Berlusconi è il riconoscimento della sua leadership all’interno del centrodestra, che ha tutto il diritto di presentare un candidato. Non può essere nessuno, se non il Cavaliere”.
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Ovviamente non poteva mancare la domanda più presente sulla candidatura di Berlusconi. Quella che sarebbe una figura divisiva, e se arrivasse al Quirinale, non sarebbe super partes. Ma anche in questo caso il deputato ha le idee chiare: “Tutti i presidenti della Repubblica, prima di essere eletti, erano candidature politiche. Lo è stato Napolitano e anche Mattarella. Il problema è come viene esercitata la funzione, che deve essere garante dell’unità nazionale”. Per finire, quale sarebbe, in caso Berlusconi non accettasse, il candidato della destra? “In quel caso – conclude Elio Vito – toccherebbe a lui indicare al centrodestra la strada da seguire”.