Il Ministero della Salute ha diramato il consueto bollettino con i dati Covid in Italia oggi 21 gennaio 2022. Il punto sui nuovi casi di contagio, le terapie intensive, i decessi e il tasso di positività. L’aggiornamento.
Gli effetti della variante Omicron e Delta, la curva del contagio Covid in Italia è in discesa. Come ogni giorno il Ministero della Salute aggiorna i dati della pandemia nel nostro Paese. Oggi nel nostro pese ci sono 179.106 nuovi casi, ieri invece 188.797. Sale invece il conto dei decessi oggi 373, ieri 385. 1.117.553 i tamponi processati ovvero 7mila in più rispetto a 24 ore fa. La positività cala al 16% ieri era al 17%. Sono 1.707 i pazienti in terapia intensiva, 9 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 148. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.485, ovvero 174 in meno rispetto a ieri.
Con l’ordinanza firmata dal ministro della salute Roberto Speranza dalla prossima settimana cambierà il colore di alcune regioni. Puglia e Sardegna diventeranno gialle. Quattro invece saranno quelle che passeranno all’arancione, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia.
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Analizzando il monitoraggio settimanale, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro ha parlato di un rallentamento dell’indice Rt. “Vediamo un inizio di stabilizzazione della curva ed un rallentamento dell’indice Rt, rispetto alle precedenti settimane, pur nella difficoltà che le regioni hanno nel caricamento tempestivo dei dati, legati al numero elevato di nuovi casi. Le curve mostrano comunque una crescita epidemica in rallentamento“.
Di parere leggermente diverso il direttore della prevenzione del ministero della salute Rezza. “Casi ancora in crescita ma meno veloce il tasso di incidenza, che raggiunge ormai quota 2.011 casi per 100mila abitanti. Per l’Rt siamo in leggera flessione a 1,3. Soprattutto per quello che riguarda l’area medica siamo al di sopra della soglia critica con diverse regioni oltre soglia, anche per la terapia intensiva“.
Aveva 28 anni la mamma risultata positiva al Covid e non vaccinata che è morta al Policlinico Umberto I di Roma. Durante la degenza quando si è compresa la gravità della situazione, la donna è stata fatta partorire. Il bimbo nato prematuro al momento è estubato e le sue condizioni per fortuna sono stabili. Si è tentato di tutto pur di salvare la vita alla giovane donna, compreso il ricovero in terapia intensiva in Ecmo (ovvero ossigenazione extracorporea a membrana. Una tecnica che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, aumentando l’ossigenazione del sangue e riducendo i valori ematici di anidride carbonica). L’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio ricorda “l’assoluta importanza di vaccinarsi anche in gravidanza e formula ai famigliari della giovane donna le più sentite condoglianze“.
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