Cristiano Ronaldo non perde il vizio. Il campione mostra segni d’insofferenza con Rangnick: il motivo è lo stesso dai tempi della Juve.
Cristiano Ronaldo non cambia. Nel bene e nel male, il campione lusitano resta sempre una garanzia: al Manchester United doveva vivere un sogno di gloria, invece tornano i segnali d’insofferenza. Quegli stessi problemi che lo attanagliavano alla Juventus, stavolta visto che non può dare la colpa all’ambiente – visto che lo conosceva già benissimo – si scaglia contro la squadra.
Qualche settimana fa il duro sfogo: “Non sono venuto per giocarmi il sesto posto”. C’è chi già parla di rottura in un revival cominciato con più ombre che luci, mentre le superpotenze del calcio mondiale meditano per averlo. Il problema, tuttavia, non è sul mercato: Cristiano Ronaldo è un campione, ma è anche un brand che si piazza da solo. Ammesso che si faccia vedere.
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Cristiano Ronaldo non accetta il cambio: Rangnick risponde per le rime
La pubblicità è l’anima del commercio, su questo non ci piove. A piovere sul bagnato – dopo una stagione di alti e bassi per Ronaldo – è il fatto che fattura miliardi (anche grazie ai social) ma alcune entrate sono in ribasso – relativamente alla sua condizione finanziaria che una vera e propria crisi economica, per portata e possibilità, non la conoscerà mai – perchè gioca a singhiozzo.
Almeno secondo lui. L’ultimo atto di questa condizione, fra orgoglio e pregiudizio, ma non è letteratura, è andato in scena contro il Brentford: i Red Devils avevano i tre punti in cascina e, sul 3-1, Rangnick toglie Cristiano Ronaldo. Come avevano già fatto Allegri e Sarri alla Juventus, la reazione – anche in tal caso – è stata la stessa: sdegno e insofferenza con tanto di siparietto davanti alle telecamere: “Perché togli proprio me?”, avrebbe chiesto Ronaldo a Rangnick.
L’allenatore – per niente intimorito – risponde per le rime: “Ho preso la decisione migliore per la squadra”. Poi le parole in conferenza stampa: “Non esiste nessun caso Ronaldo, quando sarà allenatore capirà i miei ragionamenti”. Per ora deve limitarsi ad eseguire, forse il problema è proprio questo. Non esiste un caso Ronaldo, ma nelle scorse stagioni i mal di pancia sono iniziati proprio così.