Australia, continua la “sfoltita” di campioni eccellenti. Dopo la cacciata di Djokovic perchè senza Green Pass, un altro dà forfait.
“No Vax, No Play”. Questo il motto dell’Australia che prevede il pugno di ferro contro gli atleti non vaccinati dopo la vicenda Djokovic: il campione di tennis, dopo un’aspra diatriba legale, si è dovuto arrendere all’evidenza e all’isolamento. Rispedito in Serbia dopo i dovuti accertamenti. Il mancato visto ha fatto arrabbiare i sostenitori del tennista, ma in contemporanea ha alzato i livelli di guardia sul territorio e in generale sulla questione Covid. La prevenzione resta importante. Soprattutto agli eventi di portata internazionale.
Il timore di uno scivolone, come quello accaduto con Tennis Australia, è forte. Quindi l’unica soluzione è il pugno duro che presto adotterà anche la Francia: il Roland Garros, infatti, non sarà da meno rispetto agli AUS Open. Djokovic rischia di non prendere parte all’evento, sarebbe il secondo dietrofront per l’atleta.
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Australia, dopo Djokovic niente più alibi: fuori un altro campione
Sotto esame ora c’è la World Surf League e non sono ammessi errori. La condotta è precisa: senza certificato verde e, quindi, vaccino non si entra. Norma scandita a chiare lettere anche per far sì che Kelly Slater intenda: il campione di surf si trova esattamente nella stessa situazione di Djokovic.
Non potrà partecipare a meno di un ravvedimento. Stavolta, però, c’è tempo: almeno fino a Marzo e Aprile quando comincerà la manifestazione. Ormai nulla sarà lasciato al caso. La ripercussione mediatica delle ultime settimane ha acceso i riflettori sull’Australia e sul mondo. Mai più passi falsi – fanno sapere dal Paese – almeno si spera. Che torni a parlare, una volta per tutte, solo lo sport.