In vista dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, dal 24 gennaio, si ipotizza un hotel che faccia anche da seggio per gli elettori positivi
Un hotel covid per permettere a deputati, senatori e delegati regionali positivi di scegliere anche loro il Capo dello Stato. La proposta, in vista del primo giorno di “chiamata” del successore di Sergio Mattarella del 24 gennaio, arriva da Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, che a Radio 24 ha parlato di “fare ogni sforzo per mettere nelle condizioni di chi ha il diritto di esprimere il proprio voto, di poter votare per il presidente della Repubblica. Per quanto riguarda i positivi si potrebbe fare un Covid hotel a Roma e dare la possibilità ai positivi tramite spostamenti sicuri, di poter votare con la scheda a domicilio”.
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Il sottosegretario ha poi aggiunto: “Si fa per le amministrative, alle provinciali ed alle comunali, credo per un’elezione importante come quella del presidente della Repubblica dobbiamo fare ogni sforzo per permettere a tutti di votare. L’ipotesi del Covid hotel è tecnicamente realizzabile, quindi dobbiamo valutarne la possibilità e l’opportunità di realizzarla”.
Tante ipotesi in campo per votare fuori dalla Camera
Appare la contesa politica del momento il potere fare votare sia i positivi, ma anche i parlamentari non vaccinati. Con tante ipotesi che circolano, il centrodestra disponibile a trovare soluzioni di seggi allargati al di fuori del Parlamento e il centrosinistra contrario, visto che il regolamento parlamentare prevede che l’elezione del Presidente della Repubblica si svolga solo e unitamente alla Camera dei deputati.
Intanto fioccano lo stesso le proposte alternative. La prima e la meno fattibile è il voto elettronico da remoto, che richiederebbe l’allestimento di un apparato informatico di cui Senato e Camera non dispongono.
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Seconda ipotesi è la creazione di un seggio ad hoc dove possano votare i positivi. Ma a questo punto si dovrebbero rivoluzionare le regole dell’aula e mettere in atto vari parametri di sicurezza.
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Si salva così l’ipotesi Costa, con il voto nel Covid hotel, che farebbe da momentaneo “domicilio” per i votanti positivi, a cui verrebbe concesso l spostamento tra regioni per l’occasione del voto.
Tutte opzioni di cui si deve occupare la Giunta del Regolamento della Camera, in un tempo molto stretto. Lunedì la Camera dei Deputati, intanto, si riunirà in seduta comune. Qui i parlamentari e i delegati regionali positivi sicuramente non potranno entrare.