Cinema, lutto nel mondo della settima arte: addio a Gaspard Ulliel, l’attore muore a 37 anni in seguito a un incidente di sci.
Intenso, predestinato, pronto a stupire sempre. Questo era Gaspard Ulliel. La settima arte piange la sua prematura dipartita – aveva 37 anni – un incidente di sci gli è stato fatale. Non è il primo fra le celebrità, destino comune (per sfumature e non per esito) a Michael Schumacher: il tedesco lotta fra la vita e la morte. Il giovane attore quel confine, adesso, l’ha superato.
La ferale notizia in un comunicato stampa a France Press. Un adulto promettente con l’entusiasmo della giovinezza che stava sfiorendo per far posto all’età adulta. Questo era Gaspard, insieme a tanta disciplina che l’aveva fatto arrivare a importanti palcoscenici. Un cinema vero, il suo.
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Cinema in lutto, è morto Gaspard Ulliel: la settima arte piange un prodigio
Fra immedesimazione e talento, pronto sempre a nuove sfide, Ulliel non si accontentava. Mai l’ha fatto proprio perchè era in quella fase della vita in cui si vuole mordere ogni istante. Non più bambino, ma non abbastanza adulto per andare via. La sua dipartita come in un film neorealista, ma i titoli di coda stavolta passano per davvero fra lo sgomento di colleghi e amici.
Si ricordano lavori come “Una lunga Domenica di passioni”, “Saint Laurent” ed “È solo la fine del mondo”. Esempi di come la disciplina e l’intensità interpretativa potessero fare la differenza. L’hanno fatta anche per la giuria dei Premi Ce’sar. Gli Oscar francesi.
Ha lavorato con i più grandi che oggi lo omaggiano con dolore, senza provare a nascondere lo stupore e quel peso sullo stomaco giunto come un fulmine a ciel sereno: Gerard Depardieu e Isabelle Huppert hanno condiviso, tra gli altri, le scene con lui. Un giorno triste per tutti, soprattutto per chi crede che il cinema – citando Truffaut – sia una notizia che non finisca mai: l’unico modo per far sì che Ulliel sia eterno, ora, è premere Play.