Non è un novellino del crimine Carlo Testa, il boss 51enne che ha sparato in piazza Falterona a San Siro, ferendo un 26enne egiziano. La sua è una lunga storia criminale e ha contatti con i boss pugliesi e calabresi. Ecco chi è
Una strofa di una canzone che conteneva un’offesa. Sarebbe questo che l’8 gennaio ha spinto il trafficante di droga Carlo Testa ad aprire il fuoco contro un gruppo di giovani a San Siro. Testa, 51 anni, con una lunga storia criminale alle spalle, è vicino a boss della criminalità organizzata pugliese e calabrese. Carletto, come viene anche chiamato, è stato coinvolto nelle indagini sul duplice omicidio dello Scream di via Moscova nel ‘96. Processo che per lui si è concluso con un’assoluzione. Negli ambienti criminali milanesi è chiamato anche il ras di via Fleming, in zona San Siro.
Il nome di Testa è emerso anche nell’inchiesta sull’omicidio di Rocco Lo Faro, figlio naturale del boss Salvatore Morabito, in una discoteca milanese. Con lui sono state indagate anche altre persone del quartiere. In quell’occasione fu prosciolto in appello dopo la condanna a trent’anni di reclusione in primo grado. Negli anni successivi, invece, è stato legato a varie vicende di droga e criminalità.
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Testa, dunque, non è neofita della malavita milanese, ma uomo pericoloso e incline alla violenza. Questa volta il suo nome è finito ancora sui giornali per essersi vendicato di “dissing”, un’invettiva, tipica del rap. Il criminale milanese viene citato in una canzone dal cantante Abdel Karim, Kappa 24K, voce deldel gruppo Refreel 24K, nato nel quartiere di San Siro. L’ultimo singolo del suo gruppo, formato nel 2020, si intitola ‘Gangster’. E una strofa è dedicata proprio al boss 51enne. Che non l’ha presa bene.
“Testa calda come Carlo Testa/Non fare troppo il gangsta/finisci con tre buchi in testa”. Queste le parole di Islam Abdel Karim, 32 anni, padre e madre egiziani, in arte Kappa 24K. Questa però non è una storia di musica e di giovanti cantanti emergenti ma si parla di una vendetta sanguinaria e del mondo criminale milanese.
Testa, con altre due persone, ha raggiunto il gruppo del rapper Kappa 24K a San Siro, in piazza Falterona.
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Secondo le indagini lampo della Mobile e del pm Stefano Civardi, a sparare quella sera tra la folla è stato proprio Carlo Testa. Lo confermano le testimonianze di diverse persone, che hanno assistito alla scena.
Un testimone racconta di aver visto il rapper 24K nel pomeriggio del’8 gennaio urlare in strada durante una videochiamata. Il cantante avrebbe mostrato con il telefonino la presenza degli amici alle sue spalle e urlato la frase: “Venite qui, siamo in piazza Falterona. Vi sparo in faccia!”. Dopo alcune ora ecco presentarsi un’auto con alcune persone a bordo e Carletto, che scende con una pistola in pugno. A quel punto avrebbe iniziato a sparare tanto da colpire nel gruppo di ragazzi un 26enne egiziano al femore rischiando di ucciderlo dissanguato. Il rapper Kappa 24 K a sua volta estrae una pistola, spara in aria e poi si rifugia in un condominio. Dopo la fuga durata qualche giorno, Carlo Testa è stato arrestato dalla polizia nell’appartamento di un amico 59enne all’Isola. Seve rispondere di tentato omicidio con l’aggravante dei motivi abietti e futili. Il gip Chiara Valori ha convalidato il fermo a suo carico e ha disposto al custodia cautelare in carcere.
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