Quirinale. Manca una settimana esatta dal primo voto per il Presidente della Repubblica. Ma in parlamento le cose sono ancora molto confuse. Se Berlusconi va diritto per la sua strada come candidato del centro destra, la discussione negli altri partiti è ancora in corso. E il Partito democratico cerca una strada per trovare un nome condiviso. In ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it, la parlamentare della Camera dei deputati Alessia Morani.
A sette giorni dalla prima chiama per il voto sul prossimo inquilino del Quirinale, l’unico candidato ufficiale è Silvio Berlusconi. Nome che, però, non è condiviso dal resto dei partiti. I segretari discutono da giorni per cercare una quadra sul nome per il Colle e per la prosecuzione del governo. Ma è ancora tutto molto confuso e c’è anche un po’ di tensione, soprattutto tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Del clima generale ne ha parlato in ESCLUSIVA al quotidiano online Free.it, la parlamentare della Camera dei deputati Alessia Morani.
Com’è il clima in parlamento a una settimana dalla prima chiama per il voto sul Presidente della Repubblica?
“Adesso sono qui in aula che oggi votiamo la pregiudiziale sul decreto. Mi pare che a una settimana del voto il clima sia abbastanza ancora tranquillo. Il nostro segretario di partito Enrico Letta ha avuto la delega dalla direzione nazionale per trattare con le altre forze politiche, vedremo che cosa ci riporterà. E cosa si deciderà nelle prossime ore”.
Quali sono, a oggi, le chance di Silvio Berlusconi?
“Noi abbiamo sempre detto e lo confermo oggi che Berlusconi è un candidato divisivo per cui non è la persona adatta per il ruolo di Presidente della Repubblica. Onestamente a oggi non credo che abbia grandi chance alla fine”.
Cosa potrebbe succedere lunedì alla prima chiama?
“Non lo so, in questo momento il panorama è ancora poco chiaro. Impossibile da dire. Noi aspettiamo comunque il segretario Letta che in queste ore sta dialogando con le altre forze politiche e poi forse avremo un’idea più chiara di quello che potrà succedere al voto lunedì 24”.
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Con il M5S com’è il rapporto in questo momento? Un po’ teso?
“E’ un rapporto, come sempre, di leale collaborazione, continuiamo a lavorare insieme come abbiamo fatto fino a oggi”.
Il candidato del Pd è Mario Draghi?
“Noi non abbiamo candidati, abbiamo dato delega a Enrico Letta che deve interloquire con gli altri segretari di partito per arrivare a un accordo e a un nome. Non c’è ancora un nome, il dialogo continua per trovare un candidato che sia condiviso in maniera ampia dalle forze parlamentari”.