Luca Zingaretti, taglio netto col passato. L’interprete, dopo la morte di Andrea Camilleri e Alberto Sironi, saluta Montalbano e riparte.
Luca Zingaretti cambia genere. L’aveva già fatto in passato, ma stavolta è una questione di “sopravvivenza”. Deve togliersi di dosso la maschera di Montalbano: non per rinnegare il passato, anzi il personaggio di Andrea Camilleri l’ha reso noto anche a livello internazionale, ma proprio per cercare una via d’uscita da quei ricordi troppo pesanti che sono un ingombro quando bisogna lavorare senza lasciarsi schiacciare dal peso dei ricordi.
Una ripartenza, la sua e quella di Sky che lo arruola – se così si può dire – dopo averlo ammirato in Rai. L’idea, per il colosso di Rogoredo made in Australia, è quella di trovare un’altra produzione originale intensa almeno quanto Gomorra ma vista da un’altra prospettiva: questo è “Il Re”, che arriva sul piccolo schermo da Marzo.
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Luca Zingaretti, un futuro da Re: l’attore passa a Sky
Luca Zingaretti è il Direttore di un carcere di frontiera, Bruno Testori, personaggio controverso che incarna una piaga dei nostri tempi (e non solo). Quello intrapreso da Sky è un viaggio intrapreso negli abusi di potere, posti in cui vige una sola legge: quella del più forte.
Bruno Testori dovrà scendere a patti con sé stesso e con gli altri per sopravvivere nella giungla di un istituto penitenziario. Tutto o niente, una storia intensa: quella che gli americani definiscono prison novel, senza sconti e mezze misure. Il cast corale che vede, tra gli altri, Isabella Ragonese, Anna Bonaiuto, Barbara Bobulova e Giorgio Colangeli, arricchisce una storia intrisa di colpi di scena pronta a deflagrare nei cuori degli appassionati. L’era post Montalbano per Zingaretti è cominciata.